Non è solo un fan degli Hobbit, Nicolas Gentile è un padre e un pasticcere che, dopo la scoperta della leucemia, ha preso sul serio l'ipotesi all'origine dell'opera di Tolkien: "Credo che le avventure migliori riusciamo a farle nei luoghi che ci sono più cari".
Tolkien, più realtà che fantasia
In una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima.
Lo Hobbit inizia dalla terra, anzi da un po’ sotto terra. Il suo autore viene riconosciuto come il padre della narrativa fantasy, ma Tolkien aveva i piedi per terra e anzi ben piantati sotto terra dove crescono le radici. Perciò la fantasia nelle sue storie non è mai una fuga dalla realtà, ma una trama in cui il senso dell’esperienza umana splende in trasparenza.
Perché la fantasia creativa si fonda sul duro riconoscimento che le cose sono proprio così nel mondo, quale esso appare alla luce del sole; su un riconoscimento del dato di fatto, ma non sul divenirne schiavi.
“Ecco Frodo!”, mi è capitato di dirlo tante volte incontrando persone o eventi la cui presenza era segno della forza operosa del piccolo e invisibile che opera a fin di bene. Chiunque abbia letto Tolkien sa di cosa parlo, è uno scambio virtuoso per cui la storia fantastica scritta nelle pagine diventa una lente d’ingrandimento capace di illuminare eventi e presenze della vita reale. E ha a che fare con quell’ipotesi sul ‘non divenirne schiavi’. La fantasia non è fuga dalla realtà, ma slancio per vivere l’avventura di ogni giorno da uomini (… o hobbit) liberi.
La Contea Gentile in Abruzzo
Qualcuno di voi sul finire dell’estate avrà incrociato una notizia simpatica e bizzarra. Un gruppo di abruzzesi vestiti in tema Signore degli Anelliha fatto una traversata degli Appennini per andare a distruggere un anello nel Vesuvio.
Il 27 agosto è partito da Chieti, in Abruzzo. Insieme a un gruppo di amici, tutti vestiti come membri della Compagnia dell’Anello creata da J.R.R. Tolkien. Ha attraversato gli Appennini ed è arrivato al Vesuvio dove ha lanciato un anello. La storia è stata seguita da migliaia di persone. L’account Instagram di Nicolas, @MyHobbitLife, ha superato i 50 mila follower. Un po’ cosplay, un po’ trekker, Nicolas nel suo racconto ha trasformato i luoghi del Centro Italia in quelli della Terra di Mezzo, il continente fantastico in cui sono ambientante le storie raccontate nel Signore degli Anelli.