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Cile: un gruppo di giovani aiuta a ricostruire una chiesa vittima di vandalismo

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Comunicaciones Duoc UC

Aiuto alla Chiesa che Soffre - pubblicato il 15/09/21

Circa 60 chiese e templi cristiani sono stati oggetto di atti di vandalismo in Cile dall'ottobre 2019

La chiesa dell’Assunzione di Santiago del Cile è stata una di quelle che hanno subìto atti di vandalismo e sono state date alle fiamme durante le proteste del 18 ottobre 2020 nella capitale del Paese sudamericano.

Secondo il Rapporto sulla Libertà Religiosa pubblicato dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) nell’aprile 2021, circa 60 chiese e templi cristiani sono stati oggetto di atti di vandalismo in Cile dall’ottobre 2019.

Della chiesa dell’Assunzione resta solo lo scheletro dell’edificio, che aspetta di essere ricostruito all’interno, cosa che richiederà anni, visto che l’immobile è patrimonio nazionale.

Nel frattempo, la comunità parrocchiale ringrazia per le donazioni della fondazione internazionale ACS, che hanno permesso di abilitare una sala per far sì che i fedeli possano continuare a riunirsi per le celebrazioni.

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In questo momento, ACS sta lavorando anche a un progetto di ripristino di vari uffici parrocchiali per assistere i fedeli, di sale per la catechesi e di un luogo per le veglie funebri.

Giovani al servizio

Le immagini della torre della chiesa che cadeva tra le fiamme hanno colpito non solo vicini e credenti, ma tutto il Paese. Giovani studenti del Departamento Universitario Obrero y Campesino (DUOC), un centro professionale per carriere tecniche come costruzione, elettricità, restauro del patrimonio e prevenzione dei rischi, si sono commossi e hanno contattato il parroco per offrire il proprio aiuto.

Allievi, docenti e personale ausiliare ha lanciato il progetto Sursum Corda per stilare un elenco dei danni, pulire e riscattare pezzi di sculture e dipinti in vista di un successivo restauro.

I partecipanti al progetto ricordano che entrare nel tempio dopo la sua distruzione è stato difficile e doloroso perché le emozioni erano a fior di pelle, ma nonostante tutto si sono messi subito all’opera per recuperare gli spazi per quanto possibile.

Sono stati riscattati pezzi di legno, pagine del Vangelo e parti dei quadri che decoravano le pareti della chiesa per restaurarli. In quel momento è nata anche l’idea di fare qualcosa di simbolico, che facesse sì che la violenza distruttrice soccombesse all’azione dell’amore.

Una croce come segno di speranza

Per questo, hanno chiesto a un orafo di realizzare delle croci pettorali con i pezzi del legno bruciato della chiesa dell’Assunzione.

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Una di queste è stata consegnata a monsignor Alberto Lorenzelli, salesiano e vescovo ausiliare di Santiago, che in seguito ha fatto giungere l’omaggio a Papa Francesco a Roma poche ore prima che entrasse in ospedale per un intervento all’inizio di luglio.

Parlando con ACS, monsignor Lorenzelli ha spiegato che Papa Francesco si è emozionato visto che questa croce “ha un significato profondo, di una chiesa che è stata data alle fiamme in un momento particolare, di una ferita profonda vissuta dalla Chiesa di fronte a questi fatti, ma anche da tutto il popolo cileno”.

Monsignor Lorenzelli ha ricordato fatti simili che hanno interessato il santuario nazionale di Maria Ausiliatrice di Santiago nel giugno 2016, quando ne era rettore.

In mezzo alle proteste, dei giovani manifestanti sono entrati nel tempio e hanno portato via un’immagine di Cristo che hanno poi distrutto in strada. È stato “un gesto che ha colpito il Cile e il mondo”, ha spiegato il vescovo, che ha sottolineato i messaggi di solidarietà che ha ricevuto da molte persone e anche dalle comunità ebraiche e musulmane, colpite dal fatto.

“Quello che fa più male, come ora, è che si tratta di giovani. Abbiamo una gioventù che perde valori e dimentica la sua storia. Hanno tra i 16 e i 20 anni e si ribellano contro tutte le istituzioni. Contro qualsiasi forma di autorità. Sono un movimento incontrollabile che non ha un leader, un capo con cui dialogare”, ha osservato.

Per questo, ha ricordato l’importanza della collaborazione dei giovani nella ricostruzione della chiesa e del gesto simbolico della croce di legno, che mostra che, anche se ci sono dei giovani che distruggono, ce ne sono molti altri che si mettono al servizio dei fratelli per portare una parola d’amore e di perdono.

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