Benessere oggettivo
La nostra società ha da sempre definito il benessere come una condizione oggettiva, misurabile attraverso indicatori quali lo status sociale, le dimensioni della nostra casa o il reddito che percepiamo.
Benessere soggettivo
La ricerca psicologica, in tempi recenti, ha discusso a proposito di questo tema arrivando alla conclusione che tale affermazione non sia vera. Le nostre condizioni di vita sono interpretate diversamente da ognuno di noi: non è determinante ciò che viviamo, ma come lo viviamo.
In quest’ottica, il benessere è soggettivo e legato non solo all’assenza di malattia, ma alla presenza di emozioni positive.
Ciò che accomuna il benessere oggettivo e quello soggettivo è il fatto che esso sia sempre stato considerato una finalità da raggiungere, un obiettivo da perseguire.
Da obiettivo a processo
Oggi quanto appena detto è vero solo in parte: il benessere è sicuramente un obiettivo da perseguire, non più perché si tratta del risultato finale, ma perché esso rappresenta il processo che può mantenerci in salute.
Benessere psicologico
Da queste considerazioni è nata la definizione di benessere psicologico, inteso come un processo in cui diversi fattori concorrono a mantenere il nostro stato di salute psicofisica.
Questo cambio di paradigma apre all’idea che la nostra quotidianità sia ricca di opportunità per migliorare il nostro status psicologico e, di conseguenza, la nostra salute.
Nello specifico, le dimensioni in gioco nella ricerca del proprio star bene, sembrano essere sei: accettazione di sé, relazioni positive, autonomia, padronanza ambientale, scopo di vita e crescita personale.
Ognuna di esse interagisce con le altre, ecco perché è importante curare ogni aspetto
al fine di trarre il maggiore beneficio possibile.
Punto per punto
Ma che cosa sono nella quotidianità queste dimensioni? E, soprattutto, come fare per migliorare laddove ci sentiamo carenti?
Accettazione di sé
E’ l’analisi dei propri punti di forza e di debolezza, la capacità di esplorare e riconoscere i propri limiti e di accettare positivamente ciò che siamo. Accettarsi non è sempre facile e spesso le persone hanno paura di mettersi in discussione.
Non lasciare che ti accada: rifletti sui tuoi punti di debolezza e pensa a come
migliorarli; promuovi invece tutte le tue caratteristiche positive e continua
a esercitarle nella vita quotidiana. Nel fare ciò, cerca di non metterti in paragone con gli altri: il confronto più importante è quello con te stesso.
Relazioni positive
Nell’arco della vita, in tutti i contesti, si conoscono persone. A volte nasce una grande amicizia entro la quale le nostre emozioni dialogano. In queste relazioni sperimentiamo l’empatia, ovvero la sensazione di sentirci in contatto con le altre persone e di saperci mettere nei loro panni. A volte, invece, nascono relazioni strumentali, basate su uno scambio reciproco di vantaggi o dettate dal contesto, caratterizzate dall’assenza di emozioni e che risultano nocive per la nostra salute. Coltiva i rapporti per te importanti, quelli basati sulla fiducia reciproca, e lascia cadere le relazioni strumentali: non potrai che giovarne.
Autonomia
Si tratta della capacità di determinare i nostri obiettivi in maniera indipendente, non cadendo nella trappola di valutare noi stessi sulla base delle aspettative degli altri e della loro approvazione.
Quando si prende una decisione, solitamente si chiede consiglio agli amici o ai familiari, non c’è niente di male in questo: ciò che importa è di non lasciare mai che qualcun altro decida per te. Pratica l’auto-riflessione, sii la guida di te stesso.
Padronanza ambientale
con questo termine si intende la capacità di plasmare l’ambiente a nostro piacimento, secondo le nostre necessità. In questo senso, anche le piccole cose possono esserci di aiuto: se durante l’orario di lavoro ti manca tuo figlio, ad esempio, potrai portare una fotografia da mettere sulla scrivania per pensarlo e sorridere nei momenti in cui ne avrai bisogno.
Per migliorare questo aspetto, non porre limiti alla tua creatività e ricerca sempre soluzioni quando pensi che l’ambiente che ti circonda non sia favorevole. Certamente, metterai meglio a frutto le tue potenzialità.
Scopo di vita
dare un senso alla propria vita è da sempre una delle più grandi sfide alle quali siamo sottoposti. Non si tratta solo di trovare uno scopo per impiegare il nostro tempo, ma di avere la convinzione profonda che quello scopo sia ciò per cui vale la pena impegnarsi.
Sii il capitano della tua barca, scegli una direzione e non lasciare mai il timone a nessun altro. Dopodiché goditi il viaggio, ne sarai soddisfatto.
Crescita personale
Il benessere è raggiungibile solo attraverso la nostra crescita, ovvero continuando a sviluppare il nostro potenziale per poterci sentire realizzati.
Lanciati senza paura nelle nuove sfide e opportunità, perché questo ti consentirà di confrontarti con i tuoi limiti e di provare a superarli.
Quando fai qualcosa di nuovo, prova a pensare a quello che hai imparato: essere consapevoli delle nostre capacità ci aiuta a riutilizzarle quando ne abbiamo bisogno.
Non esistono formule magiche per essere felici e per mantenere il nostro benessere: esiste piuttosto una ricetta, dove le dosi consigliate variano per ciascuno di noi. Siamo sempre coinvolti in prima persona e in modo attivo nella ricerca delle giuste dosi.
Perciò metti il grembiule e sperimenta, proprio come fanno i cuochi, quali possono essere le tue dosi, ricordandoti che solo tu potrai trovare la ricetta vincente.
Cerca di tenere presente questi suggerimenti nella vita quotidiana e sii consapevole che saranno sempre il tuo impegno e la tua motivazione a fare la differenza.
Un impegno
Il benessere è un obiettivo da perseguire perché esso rappresenta il processo che può mantenerci in salute.