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Riaperta al culto in Turchia la chiesa armena chiusa col genocidio del 1915

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P Deliss I Godong

Église du patriarcat arménien de Constantinople, Istanbul (Turquie). Photo d’illustration.

Agnès Pinard Legry - pubblicato il 09/09/21

In una chiesa armena di Malatya, nella Turchia orientale, domenica 29 agosto 2021 è stata celebrata una messa. Un momento storico, visto che l’edificio era stato chiuso al culto dal genocidio del 1915.

Dopo 106 anni di interruzione, domenica 29 agosto 2021 è stata nuovamente celebrata la messa nella chiesa apostolica armena della Santa Trinità, a Malatya (Turchia orientale). Nessun ufficio religioso vi era stato celebrato a partire dal genocidio armeno del 1915. Presieduta da Sahak Maşalyan, attuale patriarca armeno di Costantinopoli, la celebrazione è stata seguita da un gran numero di cristiani armeni della regione, a quanto riporta l’agenzia Fides

Un centro di arte e cultura 

I fedeli possono rallegrarsi della notizia, ma la chiesa non è più “solamente una chiesa”: alla vigilia, sabato 28 agosto, l’edificio era stato riaperto col nome di “centro culturale di arte e di cultura Tashhoran”. L’edificio, la cui costruzione era stata completata ne 1893, versava in condizioni fatiscenti dopo decenni di totale abbandono. 

Le autorità politiche totali, presenti all’inaugurazione, hanno così spiegato che il complesso architettonico è stato riaperto al pubblico in qualità di centro culturale. Al contempo, le comunità cristiane armene locali potranno, su richiesta, utilizzare la chiesa per messe, battesimi e matrimoni. Al di là della chiesa di Malatya, numerosi luoghi di culto cristiani in Turchia sono stati distrutti, venduti o trasformati in moschee durante il secolo scorso. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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