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Perù: il sacerdote che porta l’ossigeno a casa dei malati di Covid

CAJAMARCA

Cajamarca Respira

Pablo Cesio - pubblicato il 09/09/21

Juan Carlos Pérez e un'azione di speranza nella crisi dell'ossigeno che colpisce il Perù a seguito della pandemia di coronavirus

Con indumenti di biosicurezza in mezzo a una sala d’ospedale con pazienti affetti da coronavirus in Perù. Fin qui è un’immagine ricorrente del sacerdote Juan Carlos Pérez. Il suo campo d’azione è in genere l’ospedale Simón Bolívar della città di Cajamarca. In quell’ambito non può mancare il suo messaggio di speranza e preghiera accanto a chi soffre maggiormente per la pandemia.

Di recente, però, un’altra immagine ha acquistato rilevanza. Stavolta il sacerdote appare solo con un cappello che richiama l’attenzione, indumenti sportivi, mascherina e bombole d’ossigeno.

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A casa dei pazienti

La storia di padre Juan viene riportata in queste ore da vari mezzi di comunicazione a livello locale, e il sacerdote ha rilasciato anche varie interviste, riportate da Cajamarca Respira, organo collegato alla diocesi di Cajamarca che cerca di unire gli sforzi per acquistare bombole d’ossigeno.

Per gran parte del suo tempo, ricorda Agencia Andina, padre Juan trasferisce personalmente le bombole d’ossigeno alle persone che hanno bisogno di questo tipo di trattamento, e lo fa arrivando a casa dei pazienti in modo del tutto gratuito.

Il lavoro di padre Juan può iniziare alle 8.00 e durare a volte fino a mezzanotte. Grazie ai suoi collaboratori, la sua azione arriva anche in zone rurali e luoghi in cui vivono persone anziane vulnerabili.

“Siamo contenti, anche se fisicamente molto stanchi, ma spiritualmente, umanamente, molto felici di poter aiutare tanti fratelli che ne hanno bisogno”, ha affermato padre Juan durante una trasmissione dal vivo di Caxamarca al Día.

In altri video inseriti su Cajamarca Respira, si può vedere com’è stato il lavoro delle ultime settimane. Agencia Andina ricorda anche sono 65 le bombole d’ossigeno a disposizione di Cajamarca Respira, più della metà delle quali donate da privati, il resto acquisite grazie a una colletta pubblica.

La Conferenza Episcopale del Perù ha diffuso il 23 febbraio sulla sua pagina web la cosiddetta “planta del pueblo” per il loro funzionamento nell’ospedale in cui padre Juan offre sostegno spirituale.

Nel Paese finora le vittime del coronavirus sono più di 46.000.

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