Simone Biles, la ginnasta olimpica descritta sui media cattolici come una “devota cattolica”, ha rivelato di essere a favore dell’aborto.
La Biles ha risposto a una persona che commentava sul suo account Instagram: “So che questo provocherà la discussione più grande e che potrò anche perdere dei followers, MA sono molto a favore della scelta”.
La ginnasta 24enne, che si è guadagnata delle lodi per la sua decisione di ritirarsi dalla squadra di ginnastica degli Stati Uniti ai Giochi Olimpici di Tokyo per motivi di salute mentale, ha ripetuto il motto “Il tuo corpo, la tua scelta”.
Simone Biles ha superato molte avversità nella vita, inclusi, a quanto sembra, momenti difficili per il fatto di essere cresciuta nel sistema delle adozioni e dopo gli abusi da parte dell’ex medico della squadra statunitense di ginnastica Larry Nassar.
Ai Giochi Olimpici 2016 di Rio de Janeiro ha vinto la medaglia d’oro individuale al corpo libero, alle parallele e al volteggio, di bronzo alla trave e l’oro come parte della squadra statunitense.
A Tokyo ha vinto il bronzo alla trave e l’argento con la squadra statunitense dopo aver lottato contro una perdita temporanea dell’equilibrio.
Sulla sua pubblicazione di Instagram, ha anticipato le persone che avrebbero argomentato che l’adozione è un’opzione migliore dell’aborto, dicendo che “Non è così facile”.
“Essendo stata nel sistema delle adozioni, credetemi quando dico che funziona male e che è difficile, soprattutto per i bambini e i giovani adulti”, ha dichirato.
Infanzia difficile
La Biles è nata il 14 marzo 1997 a Columbus, nell’Ohio, terza di quattro fratelli. La sua madre biologica, Shanon Biles, non poteva prendersi cura di Simone e degli altri figli, Adria, Ashley e Tevin, e quindi tutti e quattro sono entrati nel sistema delle adozioni.
Nel 2000, il nonno materno della Biles, Ron Biles, e la sua seconda moglie, Nellie Cayetano Biles, hanno iniziato a prendersi cura temporaneamente dei figli di Shanon nel sobborgo di Spring, in Texas, a nord di Houston, dopo essersi reso conto che i nipoti si trovavano in case di accoglienza.
Nel 2003, la coppia ha adottato ufficialmente Simone e sua sorella minore Adria. La sorella di Ron, Harriet, zia di Shanon, ha adottato i due figli maggiori.
Il fatto che Simone Biles dichiari pubblicamente di sostenere l’aborto legale ricorda Amanda Gorman, anche lei cattolica e che è stata acclamata per la lettura della sua poesia all’insediamento del Presidente Joe Biden a gennaio. Anche la Gorman, si è saputo in seguito, è a favore dell’aborto.
Martedì, la Biles ha dichiarato su Twitter di non favorire l’aborto come alternativa al sistema di accoglienza. “Quello che ho detto è che non si deve controllare il corpo o la decisione di un’altra persona. Siamo realisti, quello che importa è il controllo”.
Reazioni pro-vita
Secondo la Catholic News Agency, la leader pro-vita Lila Rose ha definito le opinioni della Biles sull’aborto “incredibilmente tristi e orribili”.
“Aver superato un sistema in crisi in modo trionfale come ha fatto lei e auspicare tuttavia la morte di altri bambini è incomprensibile”, ha aggiunto.
La Rose, giunta al centro dell’attenzione in una serie di video che espongono le pratiche di Planned Parenthood, ha definito la mentalità moderna “così spezzata e crudele” che adotterebbe l’idea che “il sistema delle adozioni può fallire, e quindi bisogna sostenere l’eliminazione di possibili adottati prima della nascita”.
Un altro leader pro-vita statunitense, p. Frank Pavone, direttore nazionale di Priests for Life, ha twittato martedì che pregherà per la Biles.
“È una ginnasta incredibile e un modello per milioni di persone. Pregherò perché si renda conto che l’aborto è l’omicidio di bambini innocenti prima della nascita”, ha detto Pavone.