Una lunga preghiera fatta con mani e pennelli: Nadia Nespoli ha dipinto 300 immagini della Madonna per un'esposizione che si svolgerà ad agosto ad Ardesio (BG) nell'ambito di Sacrae Scenae, festival cinematografico dedicato alla devozione popolare.
Da venerdì 27 a domenica 29 Agosto 2021 ad Ardesio, in provincia di Bergamo, si svolgerà la seconda edizione del Festival Sacrae Scenae. È un evento speciale, nuovo perché antichissimo – si potrebbe dire. Si tratta di un festival cinematografico dedicato al culto della Madonna e alla devozione popolare. Così lo raccontano i promotori:
L’obiettivo è quello di valorizzare a livello nazionale il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, già sede di cammini e pellegrinaggi in devozione alla Madonna, con un evento culturale unico in Italia che farà conoscere, attraverso il cinema, le varie iniziative popolari legate al mondo delle devozioni in tutte le sue forme e peculiarità.
La tradizione custodisce la certezza che il Cielo ci accompagna
Il territorio italiano è costellato di santuari, luoghi in cui si custodiscono le ‘braci’ della tradizione. E cosa significa tradizione? Vuol dire che il popolo ha una voce chiara che si tramanda e resta viva col passare del tempo per nutrire di bene il presente. I santuari sono i luoghi in cui il popolo abbraccia la presenza del Cielo in terra. E ad Ardesio un segno grande arrivò quattro secoli fa, protagonista ne fu Maria:
Nel tardo pomeriggio del 23 giugno del 1607, dense nubi minacciose scendono dalle montagne preannunciando un furioso temporale. Spaventata e preoccupata per il raccolto, la mamma manda le due bambine ad implorare la Madonna, nella “Stanza dei Santi”.
Mentre pregano, nell’oscurità minacciosa del temporale, le due bimbe vedono, ai piedi del Crocifisso, uno splendore ed accanto, su un trono d’oro, la Vergine Maria con in braccio il Figlio, in gesto di materno aiuto. Come di incanto il vento si calma, la furia del temporale si smorza, riappare il sereno in un magnifico tramonto.
Da allora Ardesio, come tanti altri paesi italiani, è un posto piccolo che custodisce viva una speranza grande. La devozione popolare non è una forma di superstizione antiquata, ma un buona notizia che passa di bocca in bocca, e scritta sul viso di gente che conosciamo. Ed è davvero una bella notizia che un festival del cinema non abbia a tema una provocazione culturale astratta, ma si pianti sul terreno fecondo concimato dal popolo. Sacrae Scenae è l’esempio di come l’arte ci sia amica in questo tempo, oltre le spire buie della pandemia.
Nadia Nespoli, un confronto serrato con la Madonna
Come evento correlato a questo Festival, ci sarà un’altra occasione da non perdere. L’artista Nadia Nespoli ha lavorato a un’installazione che le ha chiesto mesi di lavoro serrato a tu per tu con la Madonna. Non anticipo molto perché ho avuto modo di parlare di questa esperienza artistica e spirituale con Margherita Zanoletti, che ha pensato e curato l’evento insieme a Nadia Nespoli. Margherita si occupa di arte da più di 15 anni, si è specializzata a livello di studi prima a Milano poi in Australia dove ha lavorato in due gallerie di arte contemporanea. Attualmente lavora all’Università Cattolica a Milano collabora con Nadia Nespoli da circa due anni e mezzo sul tema del sacro e della meditazione.
La chiacchierata che abbiamo fatto ci ha portato su un territorio di frontiera, lì dove l’espressione umana trova una grande pienezza di creatività seguendo i passi di chi è venuto prima. C’è una grande originalità nella ripetizione, proprio come ogni nostra Ave Maria del rosario è unica e irripetibile, anche se basata sulle stesse identiche parole.
Cara Margherita, puoi raccontare ai nostri lettori di Aleteia For Her cos’è il Festival Sacrae Scenae e perché c’è bisogno di arte nel tempo di ansie e paure che viviamo?
Certo e grazie di questa occasione. Oltre ai drammi personali che alcuni possono aver vissuto per la situazione sanitaria in corso, tutti in questo anno e mezzo abbiamo sentito un vuoto e uno svuotamento. Vediamo tantissimi risvolti negativi sul fronte economico, ma si è sentita anche l’assenza di nutrimento creativo, di occasioni di incontro e relazione.
Ardesio è un comune di circa 3 mila abitanti, è una piccola realtà valligiana nella provincia di Bergamo. Negli ultimi anni ci sono stati dei segnali davvero belli da parte delle organizzazioni locali che stanno cercando di alimentare il panorama delle proposte culturali. Il nostro territorio è ricco di una storia feconda. Il Festival Sacrae Scenae di cui ti parlo è solo alla sua seconda edizione e la prima edizione dello scorso anno è stata fatta con lo spettro del virus che incombeva.
Questo Festival è già di per sé è un’iniziativa sui generis perché è un festival del cinema specializzato in film documentaristici sulle devozioni popolari. Ed è un’idea che è nata qui perché ad Ardesio c’è il Santuario della Madonna delle Grazie, costruito in epoca barocca e completato nel ‘700 dopo un’apparizione di Maria a due bambine del paese nel 1607. Da quel momento è stato meta di pellegrinaggi, da tutta la Lombardia e anche da fuori.