Era il 2013 quando mi permisi di lanciare un appello: “sarebbe arrivato il momento storico per un Sinodo dei e per i bambini” (1). Un sogno irrealizzabile ma fattibile se i bambini venissero ascoltati nelle comunità ecclesiali presenti nei piccoli borghi fino alle mega comunità delle metropoli.
Nel 2010 Carlo Molari (2), citando la mia “Lettera ai bambini digitali’ (3) dove ribadivo che i bambini potranno attuare “la vera comunicazione del vangelo nell’era digitale’ e saranno ‘i portatori di Gesù nel web’, affermava, e non posso non dare ragione, che negli anni sono fioriti nuove forme positive di catechesi ai fanciulli.
I bambini sono il e nel cuore della chiesa insieme ai poveri, ai lontani, ai ‘nemici’ da amare. Una Chiesa che si faccia bambina per i bambini; non vuole essere una irriverente definizione della vocazione e missione della Chiesa stessa, ma l’auspico che i bambini non ricevano soltanto indicazioni dall’alto ma che siano ascoltati e accolti dal basso, essendo parte viva della Chiesa.
Il Sinodo non può non ascoltare e interpellare i ‘prediletti del Signore’ e chiedere come desiderano che sia la Chiesa per loro, che madre desiderano, che padre vogliono accanto, che fratelli e sorelle nella fede desiderano incontrare e non sentirsi soli, abbandonati e orfani.
Non possiamo ‘ignorare’ la voce, la vita dei bambini nel Sinodo della Chiesa in Italia e nel mondo.
Partire dal basso è chinarsi, cercare, interloquire con chi è piccolo e i bambini nella Chiesa non sono certo una comunità da non ascoltare.
Hanno da dirci tante piccole e grandi storie di fede e perché le lamentele non capricciose a causa delle disattenzioni e pallide e non colorate ‘catechesi’ nonché a quelle celebrazioni della Eucarestia intrise di noia e di poca luce di fede perché offuschiamo la Sua presenza viva e reale. Eppure Gesù è sempre presente, anche se non veduto e ascoltato, distratti e frettolosi. Non tutto è così ma spesso è così!
I bambini hanno edificato la Chiesa. Non si dimentichi questo.
Tanti santi bambini ci hanno indicato con una fede eroica e credibile che è possibile sentire e vivere l’amore di Gesù e dare la vita per Lui: i bambini salveranno i bambini, insieme e con e per Gesù.
In Italia vivono circa 9,8 milioni di bambini e adolescenti. (4) Un numero rilevante che non può essere ritenuto marginale e non incidente nella riformulazione pastorale a cui la Chiesa italiana è chiamata a dare ‘orientamenti e risposte’ nei vuoti esistenziali e ai bambini tecnologici e digitalizzati nel web.
Dovremmo interpellarli e chiedere singolarmente e ai piccoli, medi e grandi gruppi di minori che ruotano nelle parrocchie e nelle ‘periferie territoriali ed esistenziali’ che cosa suggerirebbero al Sinodo della Chiesa italiana.
Dovremmo dire che cosa è il Sinodo e a cosa porta.
Dovremmo dire di Vangelo e come stare con Gesù.
Dovremmo chiedere cosa dicono loro, i bambini, di Gesù e della Chiesa.
Iniziamo a riflettere su come muoversi in tal senso, certi che già lo Spirito Santo stia agendo nel cuore dei credenti in Lui.
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