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Lumus maxima: la start up più luminosa dell’incantesimo di Harry Potter

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lumusmaxima

Giovanna Binci - pubblicato il 19/07/21

Cinque giovanissimi tra i 16 e i 18 anni hanno illuminato l'ultimo lockdown creando una start up di led e luci chiamata come il celebre incantesimo di Harry Potter, "Lumus maxima". Non è magia, ma una brillante idea nel buio della pandemia.

Harry estrasse la bacchetta magica, pronunciò la parola: «Lumos!» e in punta si accese una flebile luce, sufficiente a illuminare il sentiero…

Harry Potter e la camera dei segreti

L’incantesimo “lumos” è uno dei più semplici e tra i primi ad essere ad essere insegnati alla scuola di stregoneria di Hogwarts. Non ha la complessità né la forza di un “Expecto Patronum“, né è mai risultato decisivo come “accio bacchetta” eppure nei sette libri, resta uno dei più invocati dai maghi.

Illuminare il buio del lockdown

Forse perché di una semplice, anche piccola luce, nell’oscurità, c’è sempre bisogno. Non sarebbero andati lontano Harry, Ron ed Hermione nella foresta intorno al castello o nella sezione proibita della biblioteca senza le loro bacchette luminose.
Non è un caso allora che cinque giovani “maghi” dei giorni nostri, dai 16 ai 18 anni, abbiano deciso di dare alla loro avventura “luminosa” il nome dell’incantesimo della Rowling. “Lumus Maxima” è una start up lanciata a fine marzo 2021 dopo mesi di lavoro.

Vende sul web led e luci nonostante sia stata pensata in un periodo piuttosto buio, soprattutto per quattro adolescenti costretti a casa in DAD dal secondo lockdown da Covid19 (Voldemort, scansate).

Tanto tempo e tanta voglia di fare

“Avevamo tanto tempo libero, volevamo fare qualcosa di nostro e abbiamo deciso di provarci”

racconta Mattia Piccinini a millionaire.it, uno dei più giovani del gruppo.
Una decisione davvero brillante dato che, a un solo mese dall’avvio, Lumus Maxima ha già fatturato quasi 3500€.

Tanti? Pochi? Non lo so, ma di certo la conferma che serve per continuare l’avventura e una bella rivincita: verso chi dice che i giovani in fondo, non hanno voglia di far nulla, ma anche ai nostalgici del “come era prima”.

Tutti vorremmo tornare alla normalità, quella del pre-covid19, ma questi ragazzi, con la loro grinta, hanno dimostrato che nonostante tutto, si può “accendere” qualcosa di bello pure nel buio più totale.
Anche stando a casa, parlando con gli amici solo da una chat room.

Ragazzi, credeteci!

Lumos Maxima è un’impresa, ma anche un messaggio per i loro coetanei, come un fascio di luce che apra la strada:

“Se avete un’idea, non aspettate, cogliete l’occasione, non vergognatevi e impegnatevi in quello che vi piace. Molti pensano che a quest’età ai ragazzi interessi solo uscire con gli amici, ma per noi non è così”

Certe volte poi devi arrangiarti, come Harry, Ron e Hermione. Provare incantesimi molto oltre il tuo livello, giocare di strategia e loro non si sono risparmiati con lo studio e la pianificazione:

“Non sapevamo come funzionasse un’impresa, abbiamo dovuto capire anche come creare il sito, che ancora non è perfetto, o come lanciare le campagne pubblicitarie su Google e Facebook. Ma stiamo imparando”.

Come è successa la magia…

Per scegliere i prodotti giusti è bastata una ricerca su Google trends: le luci e i led in questione sono molto diffuse tra i giovanissimi, anche per creare video. Alla logistica e alle spedizioni pensano direttamente i fornitori che sono stati selezionati in rete sul modello del dropshipping, “che permette di vendere prodotti, senza avere un magazzino”, spiegano. Della promozione, della gestione dell’e-commerce e di tutto il resto invece si occupano Giacomo, Mattia, Francesco, Mattia e Federico.

…anche grazie a un Silente d’eccezione!

L’aiuto e l’appoggio di qualche Albus Silente nella forma di un papà commercialista (la pozione polisucco è davvero potente, non c’è che dire!) è servito anche a loro:

“Abbiamo avuto anche la fortuna che il padre di Francesco è un commercialista e ci ha aiutato. Noi non sapevamo nulla di tasse, imposte, partita Iva”.

Insomma, a questa bella storia non manca davvero niente per essere degna del prossimo libro della Rowling.

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