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Dove non arrivo io arriva Dio

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eamesBot | Shutterstock

padre Carlos Padilla - pubblicato il 13/07/21

Non complicatevi la vita e non esigete troppo da voi stessi. È meglio accettare la vita nella sua bellezza, con i suoi nodi e i suoi limiti

A volte vedo che mi complico la vita da solo. Anziché vivere felice, disteso, rilassato, mi riempio di angosce, rancori e problemi quasi inventati.

Tendo a ingigantire le disgrazie e le offese ricevute. Mi sento offeso senza che gli altri abbiano avuto l’intenzione di offendermi.

La mia anima, pulita e senza doppiezza al momento della nascita, si riempie di ferite e rancori. E nella mia vita sorgono nodi.

Quei nodi che non riesco a sciogliere da solo, anche se ci provo. Cerco soluzioni. Imploro misericordia. Ma non riesco a sciogliere la mia anima intrappolata.

Sciogliere i nodi

Mi piace quell’invocazione di Maria che suscita grande speranza: Maria che Scioglie i Nodi.

MARIA SERPENTE

Questa immagine di J. G. M. Schmidtner del 1700 mostra Maria circondata di angeli mentre scioglie i nodi di una corda.

La mia vita piena di nodi passa tra le sue dita e diventa pulita, liscia, pura. È curioso. Scioglie i nodi che io non sapevo eliminare.

Credo che l’amore sia più forte. Come quando nei capelli lunghi si creano dei nodi e solo un buon pettine e molto amore riescono a restituire loro l’aspetto iniziale.

Sciogliere, snodare, sono verbi pieni di speranza. È quello che fa Maria nella mia vita quando me la semplifica e rende più agevole il mio cammino.

Smettere di complicarsi la vita

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Tendo a complicarmi troppo la vita. Vedo problemi che forse non esistono. Immagino minacce inesistenti.

Non so come si possa tornare ad avere un’anima semplice e ingenua come quella dei bambini. Si arriva dove si arriva e basta.

Forse devo rinascere, o decidere nuovamente come voglio essere e come voglio vivere. Alla fin fine, ha ragione José Antonio Fernández quando dice:

“Le decisioni che prendi nella vita prendile con molta chiarezza e per te, perché la persona con cui starai tutta la vita sei tu”.

Sarò il mio compagno di cammino. Sarò sempre con me. Ho chiaro che voglio essere una persona semplice, con un’anima pura e senza nodi.

Voglio avere molte domande, ma senza inquietudini. Voglio avere più pace e allegria che paure e tristezze.

Per questo scelgo quello che mi porta dove voglio andare e non nella direzione contraria. Dovrò farmi carico dei miei errori e delle mie decisioni sbagliate.

E so con certezza che Dio mi perdona sempre e che Maria mi abbraccia e scioglie i miei nodi.

Come un bambino

SMILING BABY

Meno nodi avrò, più avrò pace. Sarò più bambino e guarderò la vita senza passarla al setaccio dell’amarezza. Senza desiderare quello che non ho.

Senza impegnarmi a recuperare ciò che ho perduto, perché se n’è già andato e non tornerà. Senza voler cambiare il mio passato, perché è impossibile. Senza vivere impegnato in un futuro che forse non arriverà mai.

La capacità dei bambini di vivere il presente mi colpisce. Sarà come loro un giorno? Riuscirò a godermi l’oggi con un sorriso?

Prendo decisioni che sembrano eterne senza sapere se sarò sempre dove mi trovo. Ma scelgo di amare oggi, non quando ci saranno le condizioni perfette.

Di dare la vita ora, non quando avrò più forze. Di essere pieno in questo momento, non quando tutti i miei progetti si saranno realizzati.

Chi non vive il presente si perde l’aspetto più importante della sua vita. E io voglio offrire ogni giorno i miei nodi a Maria.

Lei saprà come fare, come sopprimere ciò che è annnodato nella mia anima.

Accettare e sorridere

È facile nascondere i nodi e andare avanti, ma tornano sempre. Mi lego quando guardo chi ho accanto ed esigo quello che non può darmi, che sia quello che non è.

Voglio accettare la mia vita nella sua bellezza, con i suoi nodi, le sue paure e i suoi limiti.

La vita oggi, ancorato alla terra che calpesto, non aspettando altre strade. Vivo il mio cammino senza pensare se sia quello giusto. Faccio quello che posso senza criticarmi perché non faccio di più.

Vivo sorridendo senza pensare che il mio sorriso possa dar fastidio. Sarò me stesso ancora una volta, anche se questo richiede sforzo e mettere da parte maschere e false apparenze.

Ricomincio a vivere con la speranza del primo giorno. Non è per il fatto di aver fallito una volta che penso che sarà sempre così.

È impossibile assicurarmi un altro giorno in questa vita, per questo ringrazio Dio per le ore che mi dà.

Non mi irrito con nessuno, non vale la pena. Non mi angoscio quando le cose non vanno bene. Non perdo la pazienza, perché il tempo è quello che è e non posso allungarlo.

Arrivo dove arrivo, e questo basta, come mi ha insegnato questa pandemia. Mi ha fatto vivere con semplicità, senza tante cose come prima. E mi sono disegnato un presente composto solo da ore e giorni. Niente mesi, né anni.

È bello vivere così, è un regalo, è rinascere ed essere semplice e libero come un bambino.

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