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Placebo a Lourdes? “Qui valutiamo guarigioni da malattie gravi, non siamo psicologi clinici”

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Lourdes Photo By TMP - An Instant of Time | Shutterstock - De Franciscis Alessandro Photo By Camera dei Deputati, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 09/07/21

Il dottor Sandro de Franciscis, presidente del Bureau des Constatations Médicales di Lourdes, "smonta" la ricerca dell’Università di Graz sui presunti poteri curativi “mentali” (più che fisici) dell’acqua di Lourdes

A Lourdes c’è un approccio medico scientifico con le guarigioni inspiegate. Chi prova a sminuire l’attività condotta dal “Bureau des constatations médicales di Lourdes”, (“Ufficio delle constatazioni mediche di Lourdes“), istituito con lo scopo di verificare le presunte guarigioni che si registrano nella città mariana – associando presunti effetti placebo o poteri curativi delle acque sulla mente (più che sul corpo) dei fedeli – è distante anni luce dall’approccio medico con cui vengono studiati e ufficializzati i miracoli di Lourdes. 

Sandro de Franciscis, presidente del Bureau, sgombra il campo dagli equivoci creati da uno studio dell’Università di Graz, e rilanciato con evidenza da alcuni organi di stampa.  

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“Poteri miracolosi”

Scriveva La Repubblica (27 maggio), in un articolo dal titolo “L’acqua di Lourdes ha poteri curativi? Come il placebo”:    

“SI’: l’acqua di Lourdes ha poteri miracolosi, come placebo. A testarne i ‘poteri curativi’ su un gruppo di credenti sono stati i ricercatori dell’Università di Graz, confermando che le persone religiose possono trarre beneficio dall’assunzione di farmaci placebo o interventi che pretendono di fornire guarigione con mezzi spirituali o soprannaturali (…)”.

“Sono solo un ‘povero’ medico pratico”

Pediatra, specializzato in epidemiologia ad Harvard, nato a Napoli nel 1955, Sandro de Franciscis è stato medico di campo della Caritas, ufficiale medico della Marina Militare, volontario dell’Unitalsi, prima di approdare a Lourdes nel 2009.  

«Sfortunatamente – premette ad Aleteia il presidente del Bureau – io non sono un esperto di psicologia clinica. Sono solo un “povero” medico pratico, con alle spalle oltre trent’anni di professione nel campo della pediatria a Napoli».

Placebo, cervelli e malattie gravi

Sandro de Franciscis, poi, entra nel merito nello studio dell’Università di Graz: 

«Non capisco le sottigliezze di questo lavoro e per la verità sono stupito del clamore che ha avuto, in quanto questo studio dell’Università di Graz parla della somministrazione di placebo a 37 persone. E poi scelte da chi? Nessuna di esse, peraltro, ha mai avuto una malattia come nel caso delle storie di guarigione, di cui i miei colleghi ed io ci occupiamo a Lourdes. È vero che 37 donne hanno fatto risonanze magnetiche e il loro cervello è stato analizzato in modo approfondito, ma non avevano patologie come cancri all’utero, sclerosi, ecc. Noi a Lourdes ci occupiamo di valutare cartelle cliniche di persone guarite da malattie fisiche molto gravi». 

SANKTUARIUM W LOURDES

Esperienza medico scientifica dal 1883

Delle migliaia di guarigioni legate a Lourdes, che la scienza medica ha riconosciuto essere inspiegate, 70 sono state riconosciute come “miracolo” dal Vescovo della diocesi della persona guarita. «Tutte 70 erano diagnosi di malattie “toste” – afferma il presidente del Bureau di Lourdes – Le loro storie sono riportate sul sito ufficiale del Santuario di Lourdes. In questa pubblicazione si legge, invece, di meccanismi cerebrali, di controllo della connettività. Le confesso nuovamente – osserva – di essere totalmente incompetente in materia. Invece le posso dire che l’esperienza medico scientifica a Lourdes va avanti con estremo rigore dal 1883, anno di fondazione del Bureau: è da quella data che si scandagliano perizie mediche su storie di presunte guarigioni. Poi, credere che le guarigioni di Lourdes siano miracoli, e questo fa bene al cervello, sicuramente è il risultato di uno studio scientifico di grande pregio, ma non ha nulla a che vedere con corpi devastati e gente morente, che torna alla vita normale dopo essere venuta qui a Lourdes». 

Il primo “filtro”

De Franciscis spiega i numeri concreti dei casi che si trova ad affrontare e con quali criteri li screma. 

«Negli anni del Covid il numero si è ridotto di molto, ma fino al 2019, ricevevo nel mio studio un centinaio di persone all’anno che sostenevano di essere guarite dopo essere state a Lourdes. Il primo “filtro” lo fa il medico permanente: io sono 15esimo medico permanente del Bureau, il primo non francese. 

Dopo questo “filtro”, ci sono i 7 criteri che utilizziamo per riconoscere potenzialmente una guarigione inspiegata. Attenzione, io non parlo di miracoli: il miracolo è l’interpretazione della Chiesa di una guarigione inspiegata, attribuibile alla Vergine Maria oppure a un Beato o a un Santo». 

Quali sono i 7 criteri?

I 7 criteri sono detti di Lambertini, dal nome del il cardinale di Bologna, poi divenuto Papa Benedetto XIV, che nel 1734, li enunciò come indicativi per stabilire una potenziale guarigione miracolosa. 

«Due criteri sono propri della malattia. Primo: che la malattia abbia una prognosi grave. Secondo: che la diagnosi sia certa. Quattro criteri sono legati alla guarigione. Per noi è imperativo che la guarigione avvenga in maniera imprevista, istantanea, completa e durevole nel tempo. E, finalmente, se sono veri i precedenti 6 criteri, bisogna che non vi sia alcuna possibile spiegazione scientifica della guarigione». 

Docteur Alessandro de Franciscis
Docteur Alessandro de Franciscis.

Lourdes e le guarigioni dal cancro

Nei dodici anni da presidente del Medical Bureau, rivela il dottor Sandro De Franciscis «il numero maggiore di persone che ho incontrato, ha sostenuto di essere guarito dal cancro. Ma nessuno di loro è stato avviato verso un dossier di guarigione inspiegata, perchè oggi il cancro si cura con dei protocolli che prevedono ablazione chirurgica, chemioterapia, radioterapia, terapia immunologica». 

Prosegue De Franciscis: «Il ragionamento è questo: mettiamo che il “guarito” abbia seguito un protocollo di terapia del cancro, anche se non molto efficace. Come posso io difendere in sede scientifica la regressione del male come se fosse “inspiegata”, quando una pur minima percentuale di pazienti trattati, è guarita? In questi casi, la storia della persona che è stata a Lourdes, non sarà valutata come una guarigione inspiegata. Un oncologo potrebbe dire: “Quella persona è guarita per gli effetti delle terapie praticate”. Ed avrebbe perfettamente ragione!!!». 

“Due piani completamente diversi”

«Questa – conclude il presidente del Bureau des Constatations Médicales di Lourdes – è la mia risposta a chi fa studi su persone che hanno particolari morfologie cerebrali, o che sostengono che l’acqua bevuta a Lourdes dia oppure non dia sollievo. Ma, poi sollievo da cosa? E comunque non voglio polemizzare. Stiamo parlando di due piani completamente diversi». 

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