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Covid-19: perché d’estate ci contagiamo meno?

ESTATE COVID

Di View Apart|Shutterstock

Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 07/07/21

Il virus Sars-CoV-2 sembra comportarsi stagionalmente come gli altri coronavirus, ma attenzione a non semplificare troppo, poiché riduzione non significa scomparsa e i rischi da Covid-19 restano seri.

Covid-19 alla prova dell’estate

A prima vista, sembra plausibile che SARS-CoV-2, il virus che causa il COVID-19, possa comportarsi stagionalmente: in altre parole, che sia più diffuso in inverno e meno in estate.

Gli altri quattro Coronavirus che circolano comunemente negli esseri umani si
comportano in questo modo.

È prevedibile che la trasmissione del virus sia differente a seconda della stagione. Molti comporta menti umani sono stagionali. In estate, trascorriamo più tempo all’aperto, dove il rischio di infezione è molto più basso.

Lo stile di vita estivo alza le barriere contro le infezioni

Inoltre, d’estate probabilmente abbiamo stili di vita più attivi, che possono aumentare la capacità del corpo di resistere alle infezioni. È anche probabile che trarremo beneficio da una maggiore esposizione alla luce solare, che aumenta i livelli di vitamina D e quindi può rafforzare il nostro sistema immunitario.

Il sole riduce la sopravvivenza del virus sulle superfici

Ci sono anche prove che la radiazione ultravioletta (UV) della luce del sole riduce il tempo in cui il virus può sopravvivere sulle superfici. È anche possibile che l’umidità e la temperatura possano influenzare la trasmissione.

Se combinati insieme, questi fattori causeranno probabilmente una riduzione della diffusione del virus.

Riduzione non significa scomparsa

Ma quanto possiamo fidarci di questo effetto? È davvero un effetto che può cambiare le regole per ridurre i contagi? La scorsa estate abbiamo visto che i casi si sono notevolmente ridotti, ma al rientro dalle vacanze abbiamo di nuovo visto crescere il numero di casi gravi e decessi.

Grazie alla combinazione della stagione estiva con l’aumento delle coperture vaccinali nella popolazione, potremo sperare di tornare ad una apparente “normalità” per il prossimo settembre vedendo una drastica riduzione della circolazione del virus e dei casi di malattia grave e decessi da COVID-19.

Estate con maggiore libertà

Quindi, con molta probabilità l’estate 2021 sarà un periodo con maggiore libertà, senza mascherine all’aperto, ma non sarà un “liberi tutti” perché dobbiamo ricordare che una grossa fetta della popolazione, soprattutto i bambini, non sono ancora protetti, e che nuove varianti sono sempre in agguato.
Ricordiamoci di continuare a mantenere una certa distanza (minimo un metro) tra le persone con cui non conviviamo, di lavarci sempre le mani, e quando ci rendiamo conto di essere in posti affollati, soprattutto al chiuso, di indossare sempre la mascherina.

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