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La terza donna più ricca al mondo finanzia un gruppo critico nei confronti della Chiesa cattolica

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Francisco Vêneto - pubblicato il 03/07/21

L'organizzazione Faith in Public Life dichiara di aver ricevuto milioni di dollari da Mackenzie Scott, ex moglie di Jeff Bezos

L’organizzazione Faith in Public Life ha confermato di aver ricevuto una donazione milionaria da Mackenzie Scott, attualmente la terza donna più ricca del mondo. Secondo l’agenzia CNA, l’ente in questione ha una posizione ideologica definita “progressista”, ed è apertamente critica nei confronti della Chiesa cattolica.

Strumentalizzazione della Santa Comunione

Un caso recente in cui Faith in Public Life ha dimostrato il suo atteggiamento di opposizione alla Chiesa è stato quello relativo ai dibattiti dell’episcopato statunitense sulle misure da prendere per quanto riguarda il fatto di dare o meno la Santa Comunione a personalità cattoliche che sostengono pubblicamente l’aborto. Il dibattito è particolarmente polemico, perché l’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si dichiara cattolico ma allo stesso tempo promuove quella che viene eufemisticamente chiamata “interruzione di gravidanza”.

La dottrina della Chiesa cattolica è chiara ed enfatica al momento di affermare che chi sostiene apertamente l’aborto non può ricevere l’Eucaristia. Secondo il canone 1398 del Codice di Diritto Canonico, chi pratica o collabora attivamente alla realizzazione dell’aborto incorre nella scomunica automatica (latae sententiae). Coerentemente con questa norma, il canone 915 dà ai sacerdoti la prerogativa di negare la Comunione alle persone scomunicate o che optano per vivere in una situazione pubblicamente nota di peccato mortale.

Come rappresaglia nei confronti dei vescovi statunitensi che sostengono questa direttrice della dottrina, la Faith in Public Life ha promosso la campagna “Dì al tuo vescovo che l’Eucaristia non è un’arma”, come se fossero i vescovi che la difendono a snaturare l’Eucaristia.

Imposizione di impostazioni ideologiche

Un altro episodio che esplicita l’impostazione ideologica di Faith in Public Life è stata la decisione della Corte Suprema statunitense contro Philadelphia, che si è rifiutata di mantenere un contratto con un’organizzazione cattolica di adozione di bambini (la Catholic Social Services) perché l’ente lavora solo con coppie formate da un uomo e una donna. L’ente è stato tacciato di omofobia, ma la Corte Suprema ha riconosciuto che nessuno è obbligato a lavorare a favore dell’adozione di bambini da parte di persone omosessuali, a patto che non impedisca loro di farlo nel caso in cui la legislazione riconosca legalmente questo diritto civile.

La Faith in Public Life ha reagito alla decisione giudiziaria descrivendo l’episodio come “un promemoria degli innumerevoli modi in cui i LGBTQ, le persone di colore, le donne, le minoranze religiose e altri negli Stati Uniti subiscono discriminazione”.

Imposizione del finanziamento dell’aborto

Quasi 10 anni fa, nel 2012, la Faith in Public Life militava già attivamente contro i vescovi statunitensi che si opponevano alla politica dell’allora Presidente Barack Obama di obbligare i datori di lavoro a coprire le spese di sterilizzazione e contraccezione dei propri impiegati, visto che questo nella pratica li obbligava anche a finanziare aborti.

La congregazione cattolica delle Piccole Sorelle dei Poveri, che da più di un secolo si prende cura degli anziani negli Stati Uniti, ha dovuto affrontare una lunga ed estenuante battaglia giudiziaria per non essere costretta a sottomettersi a questa arbitrarietà imposta dal Governo democratico. Le religiose hanno vinto la causa, ma hanno ottenuto una sentenza favorevole definitiva solo nel 2020.

Gruppo critico nei confronti della Chiesa cattolica

Presiede la Faith in Public Life la pastora presbiteriana Jennifer Butler, che ha confermato di aver ricevuto il denaro offerto da Mackenzie Scott e si è riferita alla somma come a “una donazione plurimilionaria significativa”.

L’ente ha informato di aver aumentado sensibilmente il suo quadro di funzionari e il budget negli ultimi anni, cosa che gli ha permesso di aprire uffici in “Stati che sono campi di battaglia” per “combattere il nazionalismo cristiano e la destra religiosa”.

La terza donna più ricca del mondo

Quanto a Mackenzie Scott, è diventata la terza donna più ricca del mondo dopo essersi separata da Jeff Bezos nel 2019. Proprietario di Amazon, Bezos è l’uomo più facoltoso del pianeta, con un patrimonio personale di circa 175 miliardi di dollari.

La parte dell’impresa che spetta a Mackenzie Scott equivale oggi, secondo varie fonti tra cui l’agenzia Bloomberg, a una fortuna valutata tra i 55 e i 65 miliardi di dollari.

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