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Santa Teresa e la devozione delle “perle del sacrificio”

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© Office Central de Lisieux

Paola Belletti - pubblicato il 02/07/21

Rosario di offerte o perle del sacrificio: è una devozione che la stessa Santa Teresa di Lisieux praticava col suo riconoscibile zelo e il solito debordante entusiasmo: la mamma racconta di quante decine e decine di volte mettesse la mano in tasca per contare le perle (i grani) dei piccoli atti d'amore e sacrificio che offriva a Gesù.

Non ne sapevo nulla fino a che, un giovedì sera, ho incontrato di persona una giovane donna che invece sulle nostre pagine era già arrivata, “ripostata” come diciamo noi in gergo, dal suo blog di “folle donna cattolica”, come si è chiamata lei.

Si chiama Cristina Zenoni ed è una donna, moglie e madre così grata della propria conversione a Cristo e alla Chiesa cattolica da parlarne non appena ne ha occasione, prodigandosi nel trovarle queste occasioni. E così ha spesso modo di mostrare quanto sia più vero, largo, profondo, drammatico e gioioso il mondo visto, finalmente guardato per quel che è. Perché senza la fede è come non poter vedere un sacco di cose; con la fede si procede di scoperta in scoperta.

Il rosario delle offerte

Così è stato per questa bella pratica devozionale, legata a Santa Teresa di Lisieux e al Carmelo tutto: le perle dei sacrifici. Ci si è imbattuta grazie ad un profilo Instagram americano, mi ha raccontato poi.

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Un piccolo contatore di atti d’amore

E quella sera me ne ha regalata una fatta da lei: si tratta di una decina composta di grossi grani di legno e una bella croce latina in metallo al suo termine. Ogni grano di questa piccola fila può scorrere in giù, avvicinandosi alla croce e questo movimento è il segno concreto, la figura di ciò che avviene nel nostro cuore durante le giornate, nelle faccende spesso banali o noiose ma con le quali ci è chiesto di santificarci.

Santa Teresina è Dottore della Chiesa ed è sua la dottrina della piccola via, dell’infanzia spirituale e del farsi vittima d’amore. Offrire durante il giorno piccoli atti d’amore e sacrificio per unirli a quello di Cristo, matrice di tutti i sacrifici e cifra della carità perfetta, è un ottimo esercizio per farci santi anche noi, a piccoli passi.

Si offre anche la gioia

L’ho prestato a una delle mie figlie e lei in poco tempo ha completato il viaggio delle perle su quella piccola funicolare che va dall’anello iniziale alla croce: “ho risposto bene a mia sorella, ho caricato la lavastoviglie, ho sistemato i miei libri, ho fatto i compiti, ho dato molti baci al mio fratellino, ho giocato con mia sorella…”

C’erano dentro tanti piccoli atti, sia di gioia che di una qualche fatica. Aveva capito! E così, sono sicura, ha iniziato a riconoscere ancora meglio la maestosità di ogni momento che ci è dato vivere, perché può essere un palcoscenico sempre aperto su cui va in scena il nostro amore per Dio e il Suo per noi.

Ascesi è come dire allenamento

Abbiamo bisogno di segni, di regole, di stratagemmi. Ora ci sono le App un po’ per tutto, anche per pregare e siano benedette. Ma questo oggettino di corda, legno e metallo, che ha richiesto l’abile manualità e il tempo di qualcuno, mi sembra una vera delizia e nella sua semplicità un modo geniale di educarsi ed educare all’offerta di sé. La via maestra per la libertà.

Ne avevano parlato già i nostri cugini francesi in questo articolo e da loro riprendo sia la fonte, quando mamma Zelia scrive quanto sia contenta che la piccola Teresa abbia iniziano questa pratica – e come non smetta un attimo di offrire perle! – sia le indicazioni per realizzarsene uno per contro proprio.

 Nella sua autobiografia Storia di un’anima, una lettera scritta da sua madre Zélie Martin testimonia questo desiderio ancorato a Thérèse di fare piccoli sacrifici fin dall’infanzia: “[…] Thérèse a volte vuole essere coinvolta nella pratica. “  […]“ Ma la cosa più curiosa è ancora vedere Thérèse che si mette cento volte al giorno la mano nel taschino per estrarre una perlina dal rosario, ogni volta che fa un sacrificio.”

Questo brano tratta di una sorta di piccolo rosario che Marie, una delle sorelle maggiori di Thérèse, aveva realizzato per lei perché potesse contare le sue “buone pratiche”, e al quale Teresa era ovviamente molto legata.

(…) Ad ogni sforzo, il bambino fa scivolare una perlina. Prima di andare a letto, può fare il punto e azzerare i contatori. Un tale conteggio può sembrare strano (dopotutto, non è una gara!) ma a volte abbiamo bisogno di strumenti concreti per valutare i nostri margini di miglioramento e aiutarci a crescere spiritualmente. Perché questi sacrifici, per quanto piccoli, ci permettono di avanzare sulla via della santità. Questa è, del resto, tutta l’arte del “piccolo cammino” di Teresa: muoversi passo dopo passo accettando i propri limiti, compiendo piccoli atti di virtù, a nostra misura, in un desiderio di comunione con Dio.

“Così è nel mondo delle anime che è il giardino di Gesù. Voleva creare i grandi santi che possono essere paragonati ai Gigli e alle rose; ma ne creò anche di più piccoli e questi si devono accontentare di essere margherite o viole destinate a rallegrare gli occhi del buon Dio quando li abbassa ai suoi piedi. La perfezione è fare la sua volontà, essere ciò che lui vuole che siamo. “

Per Teresa, ogni piccolo sacrificio, ogni piccola offerta conta agli occhi di Dio

Aleteia Francia

Si possono acquistare o realizzare da sé (io scelgo sempre la prima)

Se volete averne uno simile a quello che è stato donato a me sono ben felice di segnalarvi il piccolo shop on line di Cristina Zenoni; vedo ottime recensioni e i prezzi sono decisamente equi. Possono essere un’ottima idea per un regalo o una bomboniera. Alcune terminano con la croce, altre con il Tau, altre con una medaglietta con il Sacro Cuore di Gesù o la Sacra Famiglia; l’offerta è varia e di sicuro Cristina potrà realizzarne anche secondo i vostri desiderata.

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Istruzioni per il fai da te

Se invece siete temerari e non temete piccoli lavori di bricolage ecco le istruzioni per il fai da te:

Fare un rosario di offerte è molto semplice:

Materiale:

  • 1 filo resistente di circa 50 cm
  • 10 perline (attenzione, il foro deve essere abbastanza grande da poter far passare due strati di filo attraverso la stessa perlina)
  • Una croce e una medaglia (ad esempio una medaglia miracolosa) o due medaglie da mettere alle due estremità

Assemblaggio:

  • Piegare il filo a metà e infila la croce al centro. Fare un nodo
  • Infilare le dieci perline incrociando il filo all’interno e assicurandosi che siano allineate. Ciò consente alle perle di restare in una determinata posizione.
  • Dopo il decimo grano (o perla), annodare, lasciando uno spazio di circa 2 cm. Ciò consente di spostare le perline.
  • Appendi la medaglia e fai un nodo. Taglia il filo in eccesso.

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