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La “Vergine di Vidawasi” e il sogno di un hotel trasformato in ospedale

VIDA WASI

ARZOBISPADO DEL CUSCO | @arzobispadodelcusco

Pablo Cesio - pubblicato il 02/07/21

Un'invocazione legata a un ospedale infantile oncologico creato dopo un'esperienza sorprendente che ha vissuto una famiglia peruviana e che si celebra ogni 26 giugno

Il sogno della famiglia di Diego Cano era avere l’hotel più bello e originale di Cusco, in Perù, ma un incidente avvenuto il 26 giugno 2010 ha cambiato la vita, le ambizioni e il sogno della famiglia. Quel giorno, come ricorda una nota del portale Cosas, Jesús, avvocato e imprenditore, è salito insieme alla figlia su un quad, un veicolo a quattro ruote simile a una motocicletta.

A un certo punto, però, Abigail, attirata dal pulsante rosso del veicolo, lo ha premuto e ha iniziato a prendere grande velocità in pochi secondi, e alla fine sono andati a sbattere contro un muro.

“Vidawasi è nato nel momento dell’incidente, è stato allora che ho capito che dovevo fare qualcosa di diverso. Mentre agonizzavo ho smesso di pregare e di chiedere cose per me e ho pregato Dio per mia figlia. Se c’era qualcuno che se ne doveva andare ero io”, ha affermato Jesús.

Da hotel a ospedale

“Questo, Signore, merita un patto. Usami, ti restituirò migliaia di vite dei tuoi, della gente più povera che tutti i giorni grida a te di fronte all’indolenza del mondo!”, ha detto.

Entrambi sono usciti dall’ospedale dopo una ripresa che non esitano a definire “miracolosa” grazie all’intervento della Vergine Maria, indicano altre rassegne come quella pubblicata da RPP.

È così che in modo quasi immediato la famiglia ha deciso di cambiare il progetto originario dell’hotel e ha iniziato a costruire un ospedale da far diventare con gli anni un punto di riferimento a livello oncologico e chirurgico.

Nel 2016 l’arcivescovo di Cusco, monsignor Richard Alarcón Irrutia, ha costituito l’immagine della Vergine di Vidawasi come protettrice dell’associazione che avrebbe dato forma al progetto.

Centro oncologico infantile e cittadella medica

“Ci siamo proposti di costruire il primo Ospedale Oncologico Pediatrico e Chirurgico di alta complessità per il Perù, un centro che permetterà di deconcentrare i servizi ormai saturi della città di Lima perché le famiglie con scarse risorse delle zone andine e di tutto il Paese possano accedere all’assistenza medica per i loro figli con alti standard scientifici e di dignità e amore per chi soffre”, ha spiegato in quell’occasione Jesús come presidente dell’organizzazione Vidawasi, che significa “casa di vita”.

Attualmente Vidawasi è considerata la prima cittadella ospedaliera del Perù, e come indica l’associazione “cerca di portare amore e salute a migliaia di bambini peruviani che non possono contare su un’assistenza medica di qualità”.

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Festa della Vergine ogni 26 giugno

Il 26 giugno scorso, l’arcivescovo di Cusco, che ha promosso la dichiarazione della Vergine Maria custode del luogo attribuendole l’invocazione di Vergine di Vidawasi, ha celebrato una Messa in suo onore.

“Quando è iniziata quest’opera ci si chiedeva: ‘Come faremo?’, ‘Dove troveremo le risorse?’ Ed è lì che Dio interviene e fa Suo un progetto a favore della vita e appare il dono della generosità”, ha affermato il vescovo riferendosi al progetto dell’ospedale oncologico, ricorda la Chiesa di Cusco sulla sua pagina web.

È stato il vescovo stesso a stabilire che il 26 giugno di ogni anno si celebri la festa della Vergine di Vidawasi.

“Sono certo che dopo aver celebrato ogni anno la festa in onore della Vergine celebreremo tutti la meraviglia di Dio in questo edificio ancora in costruzione ma che sta diventando realtà”, ha aggiunto.

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