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Effetto pandemia: raddoppiati i casi di pubertà precoce nelle bambine

GIRL, SCHOOL, FRIENDS

Pearl PhotoPix | Shutterstock

Annalisa Teggi - pubblicato il 29/06/21

L'allerta arriva dall'Ospedale Bambino Gesù di Roma e dal Meyer di Firenze: nel 2020 sono stati rilevati 224 pazienti con uno sviluppo precoce della pubertà, 215 sono femmine. Tra le cause lo stile di vita stravolto dai lockdown.

Due autorevolissimi ospedali pediatrici italiani, il Bambino Gesù di Roma e il Meyer di Firenze, hanno pubblicato due studi che vanno nella stessa direzione: dal 2020 ad oggi sono raddoppiati i casi di pubertà precoce, soprattutto nelle bambine. Si tratta di una vera e propria malattia rara che richiede allerta da parte dei genitori, ma può essere curata confrontandosi tempestivamente col pediatra. I dati alla mano, che verranno approfonditi con studi ulteriori, lasciano presagire che la pandemia e i lockdown abbiano condizionato quest’accelerazione nello sviluppo infantile.

Pubertà precoce, più di 200 casi nel 2020

Sono più che raddoppiati, durante il lockdown del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, i casi di pubertà anticipata o precoce registrati all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. La rilevazione è contenuta in uno studio osservazionale condotto dagli specialisti del reparto di Endocrinologia, guidato dal prof. Marco Cappa, che è stato pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics. La seconda fase della ricerca, già avviata, ha l’obiettivo di accertare le cause di questo fenomeno.

Da Ospedale Bambino Gesù

Sono stati gli accessi agli ambulatori pediatrici a mettere in allarme i medici e suggerire loro di indagare sul fenomeno. In tempo di pandemia molto è stato detto sul contraccolpo piscologico subito dai più giovani. In alcuni casi si sono toccati gravi livelli di violenza e autolesionismo. Ma spirito e corpo sono un’unità inscindibile e quindi preoccupa ma non stupisce che il disagio attraversato nel corso dei lockdown, e più in generale nel contesto di emergenza Covid, abbia toccato l’ambito dello sviluppo corporeo:

È la sproporzione dei numeri ad aver suscitato l’attenzione degli endocrinologi del Bambino Gesù. Nel periodo marzo-settembre 2019 i pazienti che presentavano un anticipo puberale o una pubertà precoce sono stati 93 (87 femmine e 6 maschi); nello stesso periodo del 2020 sono stati rilevati, invece, 224 pazienti (215 femmine e 9 maschi). Si tratta, ovviamente, in base alla definizione di pubertà precoce, di bambini di età inferiore agli 8 anni. 

Ibid

Cosa significa pubertà precoce

La pubertà è quel passaggio complesso e fondamentale che porta la persona a lasciare il mondo dell’infanzia e a entrare nella fase adulta della vita. E’ un momento di cambiamenti psichici e fisici profondi. Comporta uno sguardo su di sé che cambia radicalmente, soprattutto perché include uno sviluppo marcato dei caratteri sessuali secondari: lo sviluppo del tessuto mammario e le prime mestruazioni nelle ragazze e la maturazione dei testicoli nei ragazzi.

Nonostante sia noto da anni che l’età della pubertà a livello mondiale sta diminuendo, nella maggior parte dei paesi sviluppati l’età media si assestava comunque attorno ai 12-13 anni. I dati raccolti durante la pandemia raccontano un’impennata preoccupante di casi di pubertà precoce, in cui la maturazione sessuale inizia prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi.

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Le conseguenze possono essere serie, motivo per cui è bene confrontarsi col pediatra non appena si riscontra qualche segnale di avvertimento (sviluppo del seno e della peluria, rapida crescita in altezza). Quando il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto troppo presto, oltre all’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali, si verifica una rapida e precoce chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo. Ciò significa che i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media. Se la diagnosi interviene precocemente è possibile usare dei farmaci per rallentare la pubertà.

Le cause: stress, obesità, troppi schermi

L’ipotesi dei ricercatori è che alla base del fenomeno ci sia stata una combinazione di fattori coincidenti durante il lockdown: modifiche dello stile di vita (scarsa attività fisica), modifiche dell’alimentazione (è stato il momento in cui tutti si sono cimentati ai fornelli) e l’uso prolungato di Pc e tablet (per seguire la scuola a distanza). Intanto è iniziata la seconda fase della ricerca alla quale partecipano anche i Centri di Endocrinologia pediatrica di Genova, Cagliari e Napoli. 

Ibid.

Tre sarebbero quindi le cause che avrebbero inciso su questa accelerazione dello sviluppo infantile. Innanzitutto il radicale cambiamento di stile di vita causato dai lockdown: sedentarietà e una dieta più sregolata (è vero, abbiamo compensato col cibo il vuoto di certezze attorno a noi) hanno causato problemi di sovrappeso. Visto che il tessuto adiposo è un organo endocrino che produce ormoni è senz’altro tra i fattori che innescano, anche anticipandolo di molto, lo sviluppo corporeo.

E’ poi comprensibile perché anche lo stress sia intervenuto a incidere profondamente nella vita infantile: implicitamente o meno, ai nostri figli è stato chiesto di ‘crescere in fretta’ e di adattarsi a una realtà di emergenza senza che nessuno fosse preparato a offrire loro dei ‘cuscini’ emotivi per attutire l’urto.

Ma perché, invece, l’uso protratto di pc e smartphone – peraltro necessari per seguire le lezioni scolastiche – avrebbe causato un’impennata di pubertà precoci? Lo ha spiegato ad Ansa la ginecologa Manuela Farris:

 […] è plausibile che un aumentato uso di dispositivi porti ad una riduzione dei livelli della melatonina, che funziona da innesco alle modifiche endocrine che portano al precoce inizio dello sviluppo.

Da Ansa

Il disagio di diventare grandi troppo presto

Il dato preoccupante diffuso dagli studi del Bambino Gesù e del Meyer riguarda soprattutto le femmine. Ci sono casi in cui il menarca è arrivato comparire alla tenerissima età di 8 anni.

Oltre alle conseguenze fisiche già accennate, si apre anche l’incognita di quadro psicologico molto complesso. I genitori sono chiamati ad accompagnare le proprie figlie in un percorso di conoscenza che può lasciarle spiazziate, intimorite. Il precoce sviluppo corporeo crea una grande frattura tra i caratteri esterni e quelli intimi: sono bambine che fisicamente dimostrano di essere grandi, ma restano bambine dal punto di vista psicologico ed emotivo.

Sappiamo bene quanti fattori invadenti del mondo social promuovano una sessualizzazione precoce dei bambini; ogni schermo trasuda stimoli che suscitano curiosità inadeguate all’infanzia. Diventa ancora più essenziale essere accanto a chi vive sulla sua pelle un grande cambiamento precoce affinché il tema della sessualità sia introdotto nel suo vissuto come un elemento naturale, da cui non essere attratti in modo morboso o, al contrario, spaventati.

A noi genitori è chiesto di essere preparati – non perfettamente eruditi – ad accogliere domande e perplessità su affettività e generazione anche in età infantile. E non è facile. Può rassicurarci la certezza che il bambino non è in cerca di enciclopedie, ma di uno sguardo che lo introduca alla realtà con la certezza che c’è un bene da incontrare. Sentirsi accompagnato da adulti che hanno da offrire la propria esperienza, anche imperfetta o incerta, è un bene di prima necessità.

Però c’è anche qualche supporto che può accompagnarci a mettere a fuoco ipotesi di confronto sulla sessualità e adeguate alla sensibilità infantile. Ecco alcune proposte di letture che possono esserci compagni di viaggio:

1 Come nascono i bambini

NASCONO BAMBINI

Si tratta di un primo approccio all’educazione sessuale, rivolto ai bambini della prima infanzia. Attraverso metafore, immagini poetiche e pochi termini scientifici, l’autrice racconta come avviene il concepimento, come si svolge la vita intrauterina e come viene vissuto il momento della nascita. Estremamente positiva l’immagine dell’amore coniugale, fatto di desiderio e di tenerezza, e del rapporto genitori-figli, fatto di paziente attesa e di gioia nell’incontro.

2 con gli occhi di un bambino

Differenze tra maschi e femmine, cambiamenti puberali, amore e rapporto sessuale, gravidanza e parto sono gli argomenti trattati “con gli occhi di un bambino”. Al termine di ogni capitolo sono offerti spunti di riflessione per genitori e insegnanti. In appendice sono riportate le domande più originali, più “piccanti” e “preoccupanti” dei bambini, che testimoniano il loro bisogno di chiarezza e di senso.

3 chi sono io?

Attraverso un ipotetico viaggio nel tempo, dal concepimento alla pubertà, testo e illustrazioni mostrano lo straordinario progetto che si dispiega durante lo sviluppo personale, il valore dell’Io e quello della sessualità, dono e compito che riguardano la persona nel suo insieme e la caratterizzano in tutti i suoi aspetti: fisici, psichici, spirituali e relazionali.

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