A Medjugorje ho trovato un luogo di grazia, preghiera e conversione
di Myriam Ponce
Prima di iniziare, vorrei condividere l’atteggiamento ufficiale della Chiesa circa le apparizioni mariane di Medjugorje.
Il primo documento in cui è stato affrontato il tema è la Dichiarazione di Zadar, firmata nel 1991 dai vescovi della Conferenza Episcopale Yugoslava.
Nel testo, si è lasciata la porta aperta a indagini future, non negando né confermano la veracità delle apparizioni.
I pellegrinaggi privati con accompagnamento pastorale dei fedeli sono permessi, non venendo comunque considerati un riconoscimento degli eventi. Potete trovare ulteriori informazioni qui.
Medjugorje
Medjugorje è una cittadina profondamente cattolica, circondata da paesi ortodossi e musulmani, in cui dal 1981si afferma che la Vergine si sia manifestata a sei veggenti: Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivan Dragicevic, Mirjana Dragicevic, Ivanka Ivankovic e Jacov Colo, a tutti con regolarità diversa.
Da allora, i fatti hanno richiamato l’attenzione di milioni di fedeli nel mondo, e qualche tempo fa hanno toccato anche me.
Per anni ho ritenuto che Dio stesse avesse posto in me il desiderio di visitare quel luogo, ma per un motivo o per un altro non avevo avuto la possibilità di andarci, finché un giorno, cercando di migliorare il mio rapporto col Signore, ho detto a mia madre e alla mia migliore amica di andare a realizzare quel bel desiderio che per grazia di Dio condividevamo tutte e tre.
Una visita breve ma preziosissima
Riconosco che Dio sa quali siano i modi migliori per farci giungere la Sua Parola e si assicuri che chi è diposto a riceverla lo faccia.
Mi è successo proprio questo in quel luogo, e attraverso la sua storia di fede e grandi testimonianze ho potuto discernere quale sarebbe stato il passo successivo nella mia vita in base alla volontà di Dio.
A Medjugorje ho trovato un luogo di grazia, preghiera e conversione, e per questo vorrei condividere cinque cose che mi hanno sorpresa.
1. L’enorme quantità di fedeli
Nel corso della mia visita ho visto moltissimi fedeli pellegrini. Erano veramente innumevoli.
Ovunque girassi lo sguardo c’erano pellegrini! Alcuni erano giunti in coppia, alcuni in famiglia e altri da soli.
In tutti si poteva notare quel profondo desiderio di sperimentare una fede rafforzata, cosa davvero ammirevole.
2. Credenti da ogni parte del mondo
I pellegrini non solo erano moltissimi, ma provenivano da ogni parte del mondo. Ho trovato curioso che alcuni indossassero gli abiti tipici dei Paesi di provenienza.
Ho condiviso con fedeli di India, Cina, Spagna, Germania, Italia, Francia, Stati Uniti… Tutti pregavano all’unisono, nella propria lingua, ma con la stessa fede.
3. La storia del luogo
Prima di visitarlo, sapevo solo che era noto per il grande fervore per la Vergine Maria, ma arrivando lì la sua storia mi ha affascinata.
La cittadina, ora appartenente alla Bosnia-Erzegovina, ha vissuto momenti molto difficili per via della convivenza con varie culture e religioni dei paesi vicini.
La regione è stata poi guidata per anni da un terribile regime comunista che non permetteva di praticare la fede cattolica.
Durante quel periodo, era ritenuto un crimine anche avere una Bibbia in casa. Grazie alle preghiere, però, ci si è liberati da quel regime, e il popolo è diventato estremamente fedele e ricorda il passato da cui Dio lo ha salvato.