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Sant’Angela da Foligno, che trascorse i suoi primi trent’anni conducendo una “vita mortalmente peccaminosa”

Angela of Foligno

Public Domain

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 17/06/21

Un pellegrinaggio a Foligno, patria di Sant'Angela, dichiarata santa da Papa Francesco nel 2013

L’umiltà esiste solo in coloro che sono abbastanza poveri da vedere che non possiedono nulla”.

Sant’Angela da Foligno

A 18 chilometri da Assisi si trova Foligno, città che affonda le sue radici in epoca romana. Anche se ampiamente trascurata nella maggior parte delle vie di pellegrinaggio e offuscata dalla vicina Assisi per via della santità sconfinata di San Francesco e Santa Chiara, anche Foligno ha la sua dose di santi e beati. La persona più recente ad essere stata canonizzata, Angela, è stata dichiarata santa nel 2013.

La conversione di Sant’Angela da Foligno

Sant’Angela nacque a Foligno nel 1248 in una famiglia agiata. Da giovane sposò un uomo benestante, con cui ebbe vari figli. Secondo una tradizione, trascorse i suoi primi 30 anni tra “scandali e adulterio”. Angela stessa scrisse che aveva condotto una vita “mortalmente peccaminosa”.

Arrivata quasi a 40 anni, sperimentò una profonda crisi morale. Aveva commesso un peccato così grave che temeva di essere destinata all’inferno. Pregò attraverso l’intercessione di San Francesco d’Assisi, morto circa 60 anni prima, ed egli le apparve in sogno promettendole di aiutarla. Poco dopo, Angela incontrò un parente che era frate francescano e sacerdote. Si confessò con lui, fece penitenza per i suoi peccati e iniziò ad abbracciare la spiritualità francescana.

Dopo aver compiuto un pellegrinaggio a Roma, Angela diede la maggior parte di ciò che possedeva ai poveri. In seguito si recò in pellegrinaggio ad Assisi, dove sperimentò la prima delle sue tante visioni. La sua vita spirituale si approfondì, e divenne una donna di profonda preghiera. Alla fine il suo direttore spirituale iniziò a registrare le sue visioni mistiche. Si dice che ricevette anche le stigmate di Cristo.

Angela morì il 4 gennaio 1309. Venne beatificata da Papa Clemente XI l’11 luglio 1701, e il 9 ottobre 2013 Papa Francesco l’ha canonizzata. La sua festa si celebra il 4 gennaio (il 7 gennaio negli Stati Uniti).

Il suo corpo incorrotto è conservato in un reliquiario di cristallo nella chiesa di San Francesco di Foligno. Molti miracoli sono stati riferiti presso la sua tomba. È nota come “Maestra dei Teologi” per i suoi scritti e le sue visioni.

Reliquie di due martiri francescani

Dall’altro lato della navata rispetto a quello in cui si trova il corpo di Sant’Angela si trovano i resti di due dei primi martiri francescani, Giacomo e Filippo.

I due erano Francescani di Foligno che vivevano nel convento della chiesa di San Francesco. All’epoca, Foligno era sotto il dominio del tirannico signorotto Trinci. 

Durante una missione evangelizzatrice, i due si trovavano a Bevagna, a una decina di chilometri da Foligno, dove era in atto una disputa tra i cittadini e Trinci. Sospettando che i cittadini di Bevagna stessero complottando contro di lui, Trinci inviò le truppe per punirli. Giacomo e Filippo cercarono di negoziare la pace, ma vennero arrestati dai soldati di Trinci e accusati di promuovere la cospirazione contro la loro stessa città. 

Il 2 settembre 1377 vennero torturati e giustiziati, e i loro corpi furono gettati in un fiume vicino. I fedeli li recuperarono e li riportarono a Foligno per seppellirli. Anche se Trinci opponeva resistenza, circostanze miracolose portarono a far sì che venissero sepolti nella chiesa di San Francesco, dove si trovano da allora.

I due sono beati e considerati martiri morti per la pace. La loro festa si celebra il 2 settembre.

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