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Le 5 domande principali dei cattolici sul vaccino contro il Covid-19 (e le risposte corrispondenti)

VACCINE

Mongkolchon Akesin | Shutterstock

Aleteia - pubblicato il 10/06/21

L'arcidiocesi di Washington affronta preoccupazioni diffuse a livello di etica e sicurezza dei vaccini contro il coronavirus attualmente a disposizione

La pandemia di coronavirus ha provocato una sofferenza enorme in tutto il mondo. Più di 3,7 milioni di persone sono morti, e 173 milioni si sono ammalati. I vaccini che sono stati sviluppati offrono speranza, ma sollevano anche questioni etiche per alcuni cattolici. Ecco le cinque domande più diffuse, e le risposte corrispondenti offerte dall’arcidiocesi di Washington.

1 Perché il vaccino contro il Covid-19 è controverso?

Molti vaccini esistenti, incluso quello MMR (morbillo-parotite-rosolia), usano linee cellulari HEK293, derivanti da due aborti che hanno avuto luogo negli anni Settanta. È molto importante notare che queste linee cellulari non contengono cellule degli aborti originari, ma sono lontane discendenti e cloni delle cellule originarie, derivate dal tessuto renale dell’embrione umano. Questa lontana connessione non rende l’aborto iniziale meno negativo, ma il legame remoto fa la differenza nella nostra responsabilità morale personale. Se la nostra intenzione è ricevere il vaccino per proteggere la vita, allora “non è identica la responsabilità di coloro che decidono dell’orientamento della produzione rispetto a coloro che non hanno alcun potere di decisione” [Congregazione per la Dottrina della Fede, istruzione Dignitas Personae, 8 dicembre 2008, n. 35; AAS (100), 885.] In altri termini, è nostra responsabilità prendere le nostre decisioni morali personali, idealmente con l’obiettivo di proteggere il bene comune.

Negli ultimi due decenni, le dichiarazioni di Papa Benedetto XVI e della Pontificia Accademia della Vita hanno chiarito che la maggior parte dei vaccini che utilizzano queste linee cellulari sono moralmente permissibili perché salvano vite umane e aiutano a proteggere i membri più vulnerabili della nostra comunità. Ad esempio, il vaccino MMR (che usa anch’esso le linee cellulari HEK293 nel suo sviluppo) evita l’infezione da rosolia, che provoca gravi malattie e perfino morte per le donne incinte e i loro bambini. Ricevere il vaccino MMR salva molte vite, e protegge in particolare la vita dei bambini non nati. Allo stesso modo, il vaccino contro il Covid-19 aiuterà a proteggere milioni di vite, soprattutto di chi è più vulnerabile e suscettibile a gravi malattie e morte.

2. In cosa i vaccini Moderna e Pfizer differiscono da quello Johnson & Johnson?

Moderna e Pfizer hanno sviluppato vaccini a mRNA, e senza l’uso di linee cellulari fetali controverse. Ad ogni modo, entrambi i vaccini sono stati testati usando linee cellulari HEK293. I vaccini Johnson & Johnson e AstraZeneca hanno usato le linee cellulari HEK293 nel loro sviluppo, il che li fa sembrare “più vicini” all’origine dell’atto abortivo.

Considerando il legame remoto tra queste cellule e i vaccini, tutti i vaccini contro il Covid sono in linea con le precedenti dichiarazioni morali da parte della Chiesa cattolica. Nel caso in cui vi venga proposto un vaccino contro il Covid-19 sviluppato da linee cellulari derivanti dall’aborto (come nel caso del vaccino Johnson & Johnson), il Centro Cattolico Nazionale di Bioetica si riferisce a una dichiarazione di Papa Benedetto nel 2005, pubblicata attraverso la Pontificia Accademia per la Vita. La dichiarazione spiega che i cattolici possono usare vaccini sviluppati da cellule di feti abortiti quando è necessario per la propria salute e sicurezza. Una dichiarazionepiù recente, del 2017, recita:

“Soprattutto in considerazione del fatto che le linee cellulari attualmente utilizzate sono molto distanti dagli aborti originali e non implicano più quel legame di cooperazione morale indispensabile per una valutazione eticamente negativa del loro utilizzo… non meno urgente risulta l’obbligo morale di garantire la copertura vaccinale necessaria per la sicurezza altrui, soprattutto di quei soggetti deboli e vulnerabili come le donne in gravidanza e i soggetti colpiti da immunodeficienza che non possono direttamente vaccinarsi contro queste patologie.

Le caratteristiche tecniche di produzione dei vaccini più comunemente utilizzati in età infantile ci portano ad escludere che vi sia una cooperazione moralmente rilevante tra coloro che oggi utilizzano questi vaccini e la pratica dell’aborto volontario. Quindi riteniamo che si possano applicare tutte le vaccinazioni clinicamente consigliate con coscienza sicura che il ricorso a tali vaccini non significhi una cooperazione all’aborto volontario”.

3. Quale vaccino dovremmo ricevere?

I cattolici che stanno ricevendo il vaccino contro il Covid-19 per proteggere la vita dei propri familiari e delle proprie comunità dovrebbero sentirsi a proprio agio nel ricevere qualsiasi vaccino sia loro disponibile. La dichiarazione della USCCB chiarisce che ciascuno di noi dovrebbe ricevere, se possibile, i vaccini Moderna e Pfizer, perché sono più distanti dalle linee cellulari HEK293.

Una nota del dicembre 2020 della Congregazione per la Dottrina della Fede, il gruppo incaricato di esporre dichiarazioni teologiche a nome della Curia Romana e di Papa Francesco, chiarisce tuttavia che “quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili… è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.

Il dicastero spiega che visto che la maggior parte della gente non può scegliere il vaccino da ricevere, è moralmente permissibile assumere questo vaccino per proteggere la vita di chi è più a rischio di avere conseguenze gravi a causa del coronavirus. È moralmente benefico per ogni persona ricevere il vaccino che sia più prontamente e immediatamente disponibile per favorire la fine di questa pandemia mondiale.

4. Cosa posso fare per rappresentare i miei valori cattolici sulla questione?

Come cattolici, siamo incoraggiati a promuovere l’operato di compagnie che non usano queste linee cellulari controverse. Vi preghiamo di continuare a contattare direttamente le compagnie farmaceutiche e a chiedere loro di non usare queste linee cellulari nello sviluppo futuro dei vaccini. Questi contatti possono essere una strategia efficace come in passato, soprattutto visto che la tecnologia si sviluppa continuamente e le linee cellulari HEK293 diventano meno necessarie nello sviluppo dei vaccini.

I cattolici sono anche incoraggiati a ricevere il vaccino contro il Covid-19 e a promuovere il bene comune seguendo le linee guida dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. Siamo chiamati a perseguire il bene comune mentre difendiamo la vita umana. Per proteggere chi è più vulnerabile al coronavirus, incluse le donne incinte e le persone immunodepresse, siamo esortati a discernere le nostre azioni morali per preservare la vita e la dignità nelle nostre comunità.

I cattolici sono anche incoraggiati a difendere i poveri e i vulnerabili incoraggiando i propri leader a condividere il vaccino con altri Paesi, soprattutto con le fasce di popolazione a rischio.

5. Se ricevo il vaccino Johnson & Johnson comprometto i miei valori pro-vita?

L’insegnamento morale cattolico ci esorta a prenderci cura del bene comune, evitando l’associazione con il male. I nostri insegnamenti morali ci dicono anche di agire per proteggere chiunque incontriamo, soprattutto i più vulnerabili. Questo insegnamento non è cambiato nella vita della Chiesa, e non cambierà mai. La nostra opposizione all’aborto e lo sviluppo di vaccini che usano linee cellulari derivanti dall’atto dell’aborto dovrebbero essere resi noti chiaramente alle compagnie farmaceutiche.

Quando si applicano questi valori morali alle situazioni complesse e sfumate che affrontiamo nella vita quotidiana, siamo chiamati a usare la virtù della prudenza, che ci esorta a cercare il massimo bene in ogni situazione evitando al contempo il male. Di fronte alle sfumature dei vaccini contro il Covid-19, ciascuno di noi è chiamato a discernere come poter compiere il massimo bene. Per molti di noi, l’impegno di proteggere la vita in ogni stadio esorta ciascuno a ricevere il vaccino contro il Covid-19 quando è disponibile, per difendere le fasce più a rischio. Incoraggiamo ogni membro dell’arcidiocesi di Washington a ricevere il vaccino contro il Covid-19 più rapidamente e facilmente disponibile. Con la vaccinazione, possiamo aiutare a proteggere le nostre comunità vulnerabili da questa pandemia mondiale.

È infine estremamente importante che i cattolici ricordino quanto è remoto il legame tra l’aborto e i vaccini sviluppati di recente. Il nostro insegnamento morale si oppone all’aborto in ogni circostanza, e c’è una differenza morale tra commettere un aborto, immagazzinare cellule per usarle nei trattamenti e nello sviluppo dei vaccini e ricevere un vaccino con l’intento di proteggere la propria comunità. Dobbiamo discernere il nostro livello di responsabilità in ciascuna di queste circostanze per evitare un’ipersemplificazione di una complessa tradizione teologica.

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