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Vaccini per tutti? Princìpi cattolici per il bene comune

VACCINO,
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Jesús Colina - pubblicato il 04/06/21
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La Dottrina Sociale cattolica spiega l'insistenza sulla necessità di un'equa distribuzione dei vaccini

Papa Francesco e le Conferenze Episcopali di tutto il mondo stanno diventando i principali sostenitori dei vaccini per i poveri.

Seguendo la dottrina cattolica, la vaccinazione è una questione di coscienza. E allora perché impiegare tanta energia per l'equità dei vaccini?

I princìpi della Dottrina Sociale Cattolica offrono la risposta. Questi princìpi, condivisi da molte persone di buona volontà, sono:

    Tenendo a mente questi princìpi della Dottrina Sociale cattolica, la Catholic Health Association statunitense ha offerto le seguenti linee guida per affrontare gli ostacoli che si frappongono a una distribuzione giusta ed equa dei vaccini:

    1.   Si dovrebbe dimostrare che i vaccini siano sicuri ed eticamente testati

    Dovrebbe guidarci l'ammonizione medica tradizionale Primum non nocere, “In primo luogo non nuocere”. Un ampio sostegno pubblico richiede che si dimostri che i vaccini sono sicuri. Oltre a questo, il peso del test dovrebbe essere sostenuto da tutti, e non solo da alcuni, come dai poveri o da coloro che vivono in Paesi in via di sviluppo.

    2.   Si dovrebbe dimostrare che i vaccini siano scientificamente efficaci

    I Governi e i decision makers internazionali dovrebbero seguire prove scientifiche piuttosto che correre ad adottare vaccini per convenienza politica o economica. Mantenere il sostegno pubblico e la fiducia nell'efficacia dei vaccini è fondamentale per rispondere alla crisi del Covid-19 e ad altre crisi a livello di salute pubblica.

    3.   Lo sviluppo dei vaccini deve rispettare la dignità umana

    Il processo di sviluppo dei vaccini dovrebbe rispettare la dignità umana di tutti e proteggere la santità della vita in ogni stadio. Distruggere deliberatamente una vita umana innocente per salvaguardare altre vite è eticamente sbagliato.

    4.   I vaccini dovrebbero essere distribuiti equamente, dando la priorità a chi è maggiormente a rischio

    Una volta che ci si è assicurati che i vaccini sicuri sono disponibili, la distribuzione dovrebbe considerare in primo luogo le fasce di popolazione considerate maggiormente a rischio per le conseguenze del Covid-19. Queste fasce varieranno da luogo a luogo.

    In molte zone, sappiamo che gli anziani e le minoranze etniche e razziali sopportano il peso maggiore. I funzionari statali e locali, in collaborazione con i responsabili dell'assistenza sanitaria e i leader comunitari, dovrebbero identificare quali fasce di popolazione siano maggiormente a rischio nella loro giurisdizione, e dovrebbero agire per proteggerle.

    Il Bene Comune richiede il mantenimento di servizi essenziali per il benessere della comunità. Può esserci quindi la necessità di rendere prioritari gli operatori in prima linea a livello di assistenza sanitaria e servizi essenziali, di modo che il nostro sistema sanitario resti in grado di continuare a fornire trattamenti nella pandemia.

    5.   Gli sforzi per sviluppare e distribuire vaccini efficaci dovrebbero sottolineare il principio della sussidiarietà

    La pandemia globale richiede di collaborare, a livello interno e internazionale, per raggiungere un obiettivo comune. Rafforzando e sostenendo le organizzazioni internazionali esistenti e i contesti per un acquisto e una distribuzione a livello globale, possiamo aiutare ad assicurare che tutti abbiano accesso al vaccino, minimizzando al contempo la competizione globale e interna che fa aumentare i prezzi per stock limitati.  

    6.   Coerentemente con il principio di sussidiarietà, la distribuzione di vaccini efficaci dovrebbe coinvolgere le comunità locali.

    Le entità governative locali, i fornitori di assistenza sanitaria, le organizzazioni no-profit e i leader religiosi e comunitari devono lavorare in partnership per costruire la fiducia e assicurare una una distribuzione equa dei vaccini. Queste partnerships sono fondamentali per far fronte alle necessità locali, promuovendo la consapevolezza sui vaccini e proteggendo individui e comunità spesso trascurati o dimenticati.