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Il tiktoker Naim Darrechi infiamma le reti sociali dichiarandosi pro-vita

NAIM DARRECHI
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Dolors Massot - pubblicato il 01/06/21
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Gli hanno chiesto cosa pensa dell'aborto, e la sua risposta è diventata virale: “Il bambino non ha colpa di niente”

Naim Darrechi sapeva che avrebbe suscitato polemiche, ma non ha esitato a gettarsi nella mischia. Giovedì 20 maggio ha pubblicato un video in cui diceva che gli avevano chiesto “Naim, cosa pensi dell'aborto?”, e si è espresso apertamente al riguardo.

“Un aborto è interrompere una vita”, ha detto. “Quando una donna è incinta, se non prende niente, se non abortisce, il ciclo naturale farà sì che da lì esca una vita”.

A chi è a favore dell'aborto perché afferma “No, ma il feto non soffre. È una cosa che non ha niente, che non soffre”, il tiktoker ha risposto: “Non è una questione che soffra o meno. La questione è che si sta eliminando una vita. Una vita che la società ha ignorato”.

Darrechi era consapevole del fatto che avrebbe scatenato critiche: “Sicuramente faranno qualche commento negativo perché penso quello che penso, ma nessuno mi convincerà del fatto che un aborto non sia eliminare una vita”, ha risposto.

Naim Darrechi è di Maiorca (Spagna), ha 19 anni ed è apparso sulle reti sociali nel 2016. Oggi è tra i più influenti TikToker spagnoli, con 25,9 milioni di followers, il che rappresenta un'enorme fonte di entrate.

Più di 7 milioni di visualizzazioni

Si calcola che per ogni post che include pubblicità, Naim Darrechi potrebbe arrivare a guadagnare circa 20.000 euro, ma il video in cui esprimeva la sua opinione sull'aborto non era pubblicitario. Era personale. Con la polemica che ha suscitato, ha realizzato altri quattro video per rispondere ai suoi followers, video che hanno ricevuto in totale più di 7 milioni di visualizzazioni.

Mostrarsi pro-vita gli farà avere meno followers? Le sue opinioni sull'aborto hanno ricevuto centinaia di migliaia di cuori, anche se non sono mancati haters che lo hanno insultato.

Il giovane ha spiegato che la morte prodotta da un aborto è paragonabile a quella di un omicidio punito dalla legge:

“Io posso entrare in casa tua, accendere il gas e toglierti la vita senza che tu soffra. Mi daranno 30 anni per omicidio, mentre qualcuno che abortisce, cosa che si suppone sia lo stesso fatto, non solo lo fa gratis, ma lo paghiamo anche con le nostre tasse”.

Io diventerei senz'altro papà”

Qualcuno gli ha chiesto se allora terrebbe il bambino se la sua fidanzata rimanesse incinta, al che ha risposto: “Io diventerei senz'altro papà. Se mi dai un bambino me ne innamoro”. E ha intitolato il video “Voglio essere papà”.

“Dare la vita a qualcuno e avere la responsabilità di educarlo, potergli insegnare le cose e poterlo guidare è la cosa più bella e preziosa che ci sia al mondo”.

Nel suo linguaggio spontaneo, Naim ha chiesto che non si danneggi il feto: “Se sei rimasta incinta, non uccidere il bambino, ok?”

Nel caso di una violenza, il bambino non ha colpa di niente

“Attenzione”, ha proseguito, “questo è un tema delicato. Immagina di essere una donna e di essere rimasta incinta dopo un rapporto non consensuale. Ovviamente la prima cosa che ti viene in mente qual è? 'Non terrò dentro di me il prodotto di quella persona malvagia'”.

“Prima che mi tiriate le pietre addosso, fermiamoci un attimo a pensare”, ha detto Naim. “Che colpa ha la persona che porti dentro? Credi davvero che diventerà una persona cattiva? Non sarebbe meglio dare [alla ragazza] un indennizzo statale molto consistente per i danni e per l'aiuto psicologico di cui avrà bisogno? Imporle un altro trauma e non aiutarla non è la soluzione”.

“Alla fine”, ha concluso, “il bambino non ha colpa di niente”.