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La Terra dei Fuochi si è presa il piccolo Gabriel

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Lucandrea Massaro - pubblicato il 28/05/21
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Solo 9 anni per il piccolo bimbo che viveva a pochi chilometri da Acerra. L'appello di Don Maurizio Patriciello al Papa

Ancora vittime nella cosiddetta "Terra dei Fuochi", quel pezzo di terra che sta tra la provincia di Napoli e quella di Caserta resa velenosa dalle discariche abusive della Camorra e dai numerosi roghi di spazzatura che diffondono diossina. Una terra in cui il tasso di mortalità è più alto di almeno il 10% (il 10 per gli uomini, il 13% per le donne) rispetto al resto della Campania. In questa terra martoriata dal malaffare e dall'avidità ci sono molte persone che lottano per un futuro migliore, uno di essi è certamente Don Maurizio Patriciello che è la voce di moltissimi disperati che vivono in quei luoghi e che oggi, sulle pagine di Avvenire, ricorda il piccolo Gabriel che a soli 9 anni è tornato alla casa del Padre. Don Maurizio dice:

Una terra ancora oggi sotto assedio da parte della criminalità che si insinua dentro le aziende, si infiltra dove può agire imponendosi con la forza e la paura, ma anche con i soldi e le promesse. Proprio oggi un nuovo blitz:

Ecco allora che l'appello di Don Maurizio risuona ancora più pressante, invoca il Papa, l'unica autorità morale a cui sembri interessare questa tragedia e che ha capito - Bergoglio - che le tragedie ambientali sono tragedie soprattutto per i poveri e i deboli, e che i più deboli di tutti sono i bambini e le loro vite da tutelare

E ancora: "La pandemia, Santità, ha colpito dappertutto, è vero. E rischia di raggelare il nostro sguardo e chiudere i nostri occhi e il nostro cuore. Ma, come una mannaia, si è abbattuta soprattutto su coloro che già soffrivano: i piccoli, i deboli, i senza voce E anche i nostri ammalati oncologici hanno avuto la peggio".

A lui gli fa eco un altro prete che con forza si pone al fianco dei piccoli da anni, don Fortunato Di Noto, che protegge i bambini dagli orchi della Rete