Per Leonor, figlia maggiore di re Felipe VI e della regina Letizia di Spagna, questo venerdì sarà un gran giorno: la principessa delle Asturie, prima nella linea di successione alla corona della casa reale spagnola, riceverà il sacramento della confermazione.
Quindicenne, ha appena terminato il suo secondo anno di superiori alla scuola Santa María de los Rosale, nella periferia di Madrid, e all’avvio del prossimo anno scolastico proseguirà gli studi nel Regno Unito. Prima di partire per l’Inghilterra, però, ha scelto di ricevere il sacramento della Confermazione con i suoi compagni di classe. Una celebrazione che rompe con la tradizione famigliare: il monarca, come le sue sorelle, aveva ricevuto infatti la Confermazione nel Palazzo reale di Zarzuela più di trenta anni fa, il 15 gennaio 1978.
Nella parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione
La cerimonia organizzata dalla scuola avrà luogo nella parrocchia di Nuestra Señora de la Asunción di Aravaca, non lontano dalla scuola frequentata dalla principessa Leonor. Per via delle misure anti-Covid e del fatto che si tratta di una chiesa piccola, la scuola ha scelto di celebrare le confermazioni per tre venerdì consecutivi in presenza ristretta: per ogni famiglia, infatti, soltanto i genitori e i fratelli dell’alunno confermato potranno essere presenti.
Discreta nello stile, la famiglia reale spagnola non fa mistero della propria fede cattolica nella vita pubblica. Del resto, i genitori di Leonor ci tenevano a che la figlia si preparasse al sacramento, pur auspicando che questo «passaggio all’età adulta» sia per ogni cristiano una scelta personale.
Nel quadro della sua preparazione, la futura regina ha partecipato qualche giorno fa a degli esercizi spirituali. L’erede al trono, oggi un’adolescente gioiosa, intelligente ed affettuosa, aveva ricevuto la prima comunione il 20 maggio 2015 nella medesima parrocchia.
Felicissimo per l’imminente celebrazione, il padre della principessa – re Felipe VI – ha evocato un ricordo della propria Confermazione in un’intervista accordata all’agenzia Efe:
Sono un cattolico praticante. Ho ricevuto il sacramento della Confermazione e l’ho ricevuto in piena coscienza e per mia volontà. Sono un credente e adempio ai miei doveri religiosi meglio che posso. Insisto però sul fatto che bisogna rispettare quanti hanno un’altra fede e quanti non ne hanno una.
[traduzione dal francese di Giovanni Marcotullio]