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Spiritualità
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Come permettere che lo Spirito Santo bruci tutto ciò che è futile e puerile

DUCH ŚWIĘTY

Fr Lawrence Lew OP/Flickr

padre Reginaldo Manzotti - pubblicato il 24/05/21

Stiamo perdendo la nozione del sacro. Per questo, non possiamo chiuderci a quel fuoco che arde e rende insopportabile il fatto di vivere senza Dio

Maria, la “benedetta tra le donne”, è stata la prima persona a ricevere la manifestazione dello Spirito Santo in pienezza quando ha ospitato dentro di sé il Figlio dell’Altissimo, concepito per opera dello Spirito Santo.

Anche dopo, quando lei e gli apostoli riuniti nel Cenacolo hanno ricevuto l’effusione dello Spirito Santo, Maria, che già lo possedeva, ha visto quei doni stimolati per formare la Chiesa insieme agli apostoli. Quell’evento è stato l’effusione di un’unzione, di uno Spirito Santo che viene su di noi, sulla Chiesa, e la sostiene.

Il fuoco dello Spirito Santo ha infiammato il cuore degli apostoli facendo sì che subissero una trasformazione. Uscendo dal Cenacolo, Pietro non era lo stesso uomo che vi era entrato, come anche Giovanni non era più lo stesso. Hanno sentito quella forza che viene dall’alto che ha reso possibile che andassero nel mondo.

Lo Spirito Santo e una nuova Pentecoste

Celebrando questa festa, dobbiamo davvero vivere una nuova Pentecoste. Noi cattolici battezzati non dobbiamo essere meri cristiani che partecipano alla Chiesa, ma vanno e vengono allo stesso modo. Nulla tocca il cuore. Ci manca la Pentecoste, ci manca l’unzione. Non permettiamo al fuoco dello Spirito di far ardere l’anima. Non cediamo a Dio, ed Egli non riesce a lavorare in noi. Abbiamo il titolo di cristiani, ma non abbiamo l’unzione dei cristiani. Comunichiamo Gesù, ma non facciamo comunione con Lui. Preghiamo con la bocca e viviamo come ipocriti, perché non permettiamo che lo Spirito faccia con noi ciò che ha fatto con gli apostoli.

Dovremmo permettere e chiedere che lo Spirito Santo venga su di noi e bruci ciò che è futile, puerile, ciò che è maschera, quello che è anima gelata e cuore duro. Stiamo con le porte del cuore chiuse, e a volte vogliamo chiudere anche le porte della Chiesa, quando ci mancano i frutti dello Spirito Santo ed escludiamo le persone.

Trasformazione

Abbiamo bisogno di vivere questa trasformazione della nostra vita nello Spirito, come la Chiesa nascente è sorta a Pentecoste, altrimenti la Parola di Dio non riecheggia. Il seme non germoglia, non produce. Le nostre comunità non fioriscono. Le nostre pastorali non progrediscono. La nostra vita spirituale non decolla verso Dio. Anno dopo anno, siamo gli stessi ed entriamo in chiesa come se entrassimo in un centro commerciale.

Stiamo perdendo la nozione del sacro! Per questo, non possiamo chiuderci a quel fuoco che arde e rende insopportabile il fatto di vivere senza Dio. Ci stiamo preparando alla festa di Pentecoste, e senz’altro tutti hanno già sentito l’espressione: “Dio non sceglie i più capaci, ma rende capaci queli che sceglie”. Concretamente, ci dà le capacità con i doni dello Spirito Santo.

I doni dello Spirito Santo

Quante volte la nostra vita è piena di strade, non sappiamo quale scegliere e non riusciamo a trovare un filo che ci conduca fuori da quel labirinto! Se sapessimo appropriarci dei doni dello Spirito e lasciassimo che agiscano in noi sarebbe diverso.

Che in questa Pentecoste 2021 possiamo davvero ricevere nel nostro cuore lo Spirito Santo e ravvivare in noi la fede, la speranza e tutti i doni e i frutti dello Spirito!

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