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Pellegrinaggio sulle orme di Santa Caterina da Siena

HOUSE OF SAINT CATHERINE OF SIENA

Elena Odareeva | Shutterstock

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 12/05/21

Santa Caterina è stata uno dei teologi più brillanti della storia ecclesiale, venendo nominata Dottore della Chiesa

Nella tua natura, eterno Dio, arriverò a conoscere la mia natura. E qual è la mia natura, amore infinito? È il fuoco, perché tu non sei altro che un fuoco d’amore.

Santa Caterina da Siena

La città toscana di Siena assunse grande importanza nel Tardo Medioevo e nel Rinascimento. Come la vicina Firenze, prosperava nel settore bancario, e le famiglie di spicco affidavano ai migliori artisti dell’epoca il compito di decorare le loro abitazioni e le loro chiese.

Siena ha dato i natali a vari santi, come la domenicana Santa Caterina e il francescano San Bernardino.

Santa Caterina da Siena (1347-1380) era la più giovane di 25 figli, e nacque in una famiglia della classe media di commercianti e notai del quartiere di Fontebranda.

Già da bambina aveva visioni di angeli, vedendoli chiaramente quanto le persone che proteggevano. A sette anni si consacrò a Cristo, e a 16 divenne terziaria domenicana professa, abbracciando una vita di preghiera e reclusione in una piccola stanza nella casa paterna.

Dopo tre anni di locuzioni e conversazioni con Cristo, visse un’esperienza profonda che in seguito descrisse nelle sue lettere come Matrimonio Mistico con Gesù, e sentì un ordine divino di entrare nella vita pubblica del mondo.

Brillante teologa senza un’istruzione formale

Caterina iniziò a servire i malati, soprattutto quelli afflitti dalle malattie più repellenti, e i poveri, e lavorò per la conversione dei peccatori.

Si interfacciava a uomini e donne di ogni rango, inclusi principi e statisti, e cercava di porre fine ai conflitti, ad esempio nelle città in cui le fazioni e le faide tra famiglie dilagavano. Veniva consultata anche dai legati papali sulle questioni della Chiesa.

In una delle sue corrispondenze più note, si dice che abbia persuaso Papa Gregorio XI a tornare a Roma da Avignone nel 1377. In seguito, su suo incoraggiamento, cercò di mettere pace tra Firenze e Siena.

Santa Caterina è stata una delle teologhe più brillanti della sua epoca, anche se non ha mai ricevuto un’istruzione formale. Le sue lettere e un trattato chiamato Dialogo sono considerati tra gli scritti più importanti nella storia della Chiesa cattolica.

Mentre era a Pisa, nel 1375, ricevette le stigmate invisibili, condividendo il dolore delle ferite di Cristo anche se non apparivano esternamente sul suo corpo.

Alla fine del novembre 1378 si recò a Roma su richiesta del nuovo Papa, Urbano VI, per aiutare a porre fine al Grande Scisma d’Occidente – un’epoca in cui tre Papi affermavano di essere l’autentico successore di San Pietro.

Dopo aver subìto un ictus, Caterina morì a Roma il 29 aprile 1380 a 33 anni. Le sue ultime parole furono: “Padre, nelle Tue mani affido la mia anima e il mio spirito”.

Urbano VI celebrò il suo funerale e presiedette la sepoltura nella chiesa domenicana di Santa Maria sopra Minerva a Roma.

Nel 1430, il suo corpo venne ritrovato incorrotto. Papa Pio II canonizzò Caterina nel 1461, e venne poi dichiarata Dottore della Chiesa. Le sue lettere sono considerate una delle grandi opere della letteratura italiana/toscana. La sua festa si celebra il 29 aprile.

Pellegrinaggio a piedi sulle orme di Santa Caterina

I pellegrini a Siena possono visitare la casa natale di Santa Caterina, in cui nacque e condusse la sua vita austera come terziaria domenicana. È stata trasformata in un santuario, e consiste in una serie di cappelle.

Contiene numerose reliquie, incluso il crocifisso attraverso il quale ricevette le stigmate. La fontana marmorea monumentale nel cortile risale al XV-XVI secolo.

A pochi passi c’è la basilica di San Domenico, fondata dai Domenicani all’inizio del XIII secolo, anche se oggi è più strettamente associata a Santa Caterina.

Subito a destra della navata c’è una cappella riazata che ospita l’unico ritratto autentico di Santa Caterina, dipinto da un suo conoscente, Andrea Vanni, mentre era in vita.

A metà della navata, sempre a destra, c’è la cappella di Santa Caterina. Le mura sono affrescate con scene della sua vita, dipinte soprattutto dal Sodoma nel 1526.

Qui i visitatori possono venerare altre reliquie, inclusa la sua testa e il pollice incorrotti inseriti in dei reliquiari, entrambi inviati da Roma a Siena qualche anno dopo la sua morte (il resto del corpo è ancora sepolto a Roma nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva.)

Per ulteriori informazioni sulla basilica di San Domenico, visitate il sito web ufficiale: www.basilicacateriniana.it/

Altri luoghi santi a Siena

Altri luoghi importanti a Siena includono la cattedrale, o Duomo, un vero tesoro arricchito da capolavori gotici e rinascimentali, Piazza del Campo e la basilica di San Francesco (nota anche come chiesa francescana di San Bernardino), che ospita un importante miracolo eucaristico.

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