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Cattolica indiana con gravi malattie cede l’ossigeno a un malato di Covid-19

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Yogesh Kumar / The Times Of India / The Times of India via AFP

Francisco Vêneto - pubblicato il 12/05/21

La famiglia ha venduto dei beni per aiutare altri malati a poter letteralmente respirare

Una cattolica indiana affetta da gravi malattie cede l’ossigeno a un malato di Covid-19 e la sua testimonianza colpisce le reti sociali: Rosy Saldanha, 52 anni, soffre di diabete, ha una lieve paralisi da quando è stata in coma nel 2016 per via di un’emorragia cerebrale e si sottopone alla dialisi tre volte a settimana perché i suoi reni sono collassati. Oggi pesa 40 chili e rischia di contrarre altre infezioni.

Nonostante il suo stato di salute, Rosy ha dichiarato al marito, Pascal Saldanha: “Non preoccuparti per me, se vivo o muoio è un dono di Dio. Salviamo le vite dei malati”.

Ha quindi voluto rinunciare alla sua bombola d’ossigeno perché fosse data a un malato di Covid-19 a Mumbai, dove abita.

Il mese scorso l’India è diventata l’epicentro mondiale della pandemia, superando record come 400.000 nuove infezioni in 24 ore e 8.000 vittime in 2 giorni la settimana scorsa. I nuovi contagi continuano ad essere più di 360.000 al giorno, e la media quotidiana delle vittime resta superiore a 3.500.

In questo scenario tragico, la mancanza di ossigeno negli ospedali è uno dei tanti problemi che gravano sulla popolazione, che supera 1 miliardo e 300 milioni di persone.

A riferire la decisione di Rosy è stato il marito Pascal, intervistato dall’agenzia cattolica AsiaNews:

“Il 18 aprile, nel pieno della seconda ondata della pandemia da coronavirus, il mio amico d’infanzia Rafique Siddiqui mi ha detto che un’insegnante all’Holy Mother English School – l’istituto di cui è preside – non riusciva a procurarsi l’ossigeno per curare il marito, contagiato dal Covid. Dopo averle raccontato il fatto, mia moglie Rosy ha deciso di donare a Shabana Malik la bombola d’ossigeno che teniamo in casa per le emergenze”.

Anche Rosy ha lavorato in una scuola, la Xavier School, a Borivali, ma ha dovuto lasciare il lavoro a causa della malattia. Da quando ha iniziato il trattamento, la famiglia ha già speso 225.500 euro tra medici, farmaci e ricoveri ospedalieri. Pascal ha un’impresa di organizzazione di eventi e matrimoni, ma la pandemia ha colpito duramente quel mercato, ostacolando la situazione finanziaria della famiglia, che ha dovuto vendere una proprietà per pagare il trattamento di Rosy.

Nonostante questo, la madre di famiglia dichiara: “Sono malata, ma dobbiamo sostenere chi è in difficoltà, renderli felici. I nostri figli Anselm e Shalom ci incoraggiano a soccorrere gli altri”.

Rosy ha insistito perché Pascal vendesse i suoi gioielli e comprasse altre bombole d’ossigeno per donarle. Oltre alla bombola donata al marito di Shabana, ne hanno donate altre sette. Disposti ad andare avanti, vogliono vendere un generatore elettrico per aiutare altri 35 malati.

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