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La trasformazione di Mark Whalberg per interpretare padre Stu, il sacerdote pugile

MARK WAHLBERG

@markwahlberg

Esteban Pittaro - pubblicato il 07/05/21

Interpreterà un sacerdote con una malattia neurodegenerativa che non gli ha impedito di evangelizzare

Si sta girando il film basato sulla vita di padre Stuart Long, e il suo protagonista, Mark Whalberg, ha condiviso come ha dovuto trasformare il suo corpo ingrassando di 9 chili in 3 settimane per poter interpretare le varie tappe della vita del pugile.

Questi ha scoperto la fede da adulto, si è battezzato, ha ricevuto l’ordinazione e ha dovuto vivere il suo sacerdozio con una malattia neurodegenerativa che gli ha impedito di muoversi liberamente, ma non di evangelizzare e ispirare amore e grandi opere fino alla fine.

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Le riprese, secondo il sito specializzato IMDB, sono iniziate il 12 aprile. In base alle immagini condivise da Whalberg, sono cominciate con la tappa in cui Stuart Long era un giovane atleta di football americano che all’università faceva anche boxe, sport a cui ha pensato che avrebbe potuto dedicarsi. Un intervento alla mandibola gli fece però abbandonare quell’opzione e lo portò a cercare fortuna come attore a Los Angeles.

Rinnegava la religione

In quegli anni, pur avendo frequentato una scuola cattolica, Stuart rinnegava la religione. In quel periodo di difficoltà iniziò però a nascere la sua conversione. “Dio stava lavorando dietro le quinte”, ha detto tempo dopo Stu, che è stato ispirato anche dalla conversione di Sant’Agostino, quando diceva “tu eri dentro di me e io fuori”. Tardi lo ha amato, come il santo di Ippona, ma lo ha fatto davvero.

Un incidente sulla motocicletta che gli è quasi costato la vita è stato lo spartiacque. Sull’orlo della morte, suo padre e la fidanzata erano stati convocati per l’ultimo addio, ma Stuart, contro ogni pronostico, è sopravvissuto, desccrivendo poi di aver avuto una forte esperienza soprannaturale.

Dopo aver lasciato l’ospedale, è andato nella parrocchia più vicina

Allo stesso tempo chiese il Battesimo, si è gettato nella vita parrocchiale, è cresciuto nella spiritualità mariana con la Legione di Maria, si è impegnato nella difesa della vita e ha partecipato attivamente alla resistenza alla costruzione di una clinica di Planned Parenthood, e pochi anni dopo è entrato in seminario.

FATHER STUART LONG

Quando era in seminario, a Stuart è stata diagnosticata una rara malattia autoimmune che gli ha pregiudicato il controllo muscolare, esprimendosi in modo simile alla SLA.

Per l’ordinazione ha avuto bisogno di stampelle, e ha poi vissuto gran parte del suo sacerdozio su una sedia a rotelle. È morto nel 2014, a 50 anni, ma la malattia non gli ha impedito di predicare il Vangelo, accompagnare le famiglie, confessare e ispirare vite nella diocesi di Helena.

Whalberg è particolarmente coinvolto con le riprese della vita di padre Stu. Secondo The Hollywood Reporter, è un desiderio che nutriva da sei anni, e per la produzione ha impiegato fondi propri.

Whalberg non ha mai rifiuutato di parlare della sua fede cattolica, e ha anche animato con orgoglio la veglia con Papa Francesco all’Incontro Mondiale delle Famiglie di Philadelphia nel 2015.

La sua routine quotidiana al di là delle riprese

Per raccontare la vita di padre Stu, Wahlberg ha unito le forze con Mel Gibson, regista de La Passione di Cristo, che interpreterà il padre di Stuart, che ha accompagnato il figlio negli ultimi anni, aiutandolo a vivere il sacerdozio nonostante la malattia.

Se avrà successo, sostiene The Hollywood Reporter, il film potrebbe definire la carriera di Whalberg, che ha già ricevuto una nomination all’Oscar per la interpretazione in The Departed e per la produzione del film The Fighter.

In un’occasione, Whalberg ha condiviso la sua routine quotidiana al di fuori delle riprese. Tra le sue attività, dedica mezz’ora alla preghiera personale prima di iniziare la giornata, e poi si allena per due volte.

Il primo allenamento dura un’ora e mezza, alle 3.40, il secondo un’ora alle 16.00. Con questo ritmo non ci metterà molto a tornare al suo peso normale dopo aver interpretato padre Stu, ruolo per cui è già aumentato di 9 chili e si aspetta di doverne prendere altri 9.

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