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Consigli della Santa Sede su come parlare dei vaccini

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Viacheslav Lopatin - Shutterstock

Jesús Colina - pubblicato il 06/05/21

La Commissione COVID-19, creata in Vaticano da Papa Francesco, ha pubblicato un documento per aiutare le organizzazioni cattoliche del mondo a rispondere alle questioni legate alla pandemia. 

Per evitare polemiche sul delicato tema dei vaccini, offre alcuni pronunciamenti dei pastori della Chiesa che possono utilizzarsi in diversi contesti comunicativi, sia una conversazione, sia un’omelia.

Il primo modello proposto dalla Commissione vaticana è una citazione del documento che ha pubblicato Caritas Internationalis il 5 febbraio per chiedere l’accesso ai vaccini per ogni persona, chiave per la sicurezza mondiale: 

Papa Francesco ha incoraggiato le persone a vaccinarsi perché è un modo di esercitare la propria responsabilità verso gli altri e il benessere collettivo. Ha ribadito la necessità di “vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!”. Siamo in un momento cruciale, un’opportunità per vivere il miracolo della carità, affrontando insieme la sfida attuale. […] Questa pandemia è un problema di sicurezza umana global che minaccia l’intera famiglia umana. Affrontare la questione dei vaccini dalla prospettiva di una strategia nazionale ristretta potrebbe portare a un fallimento morale nel soddisfare i bisogni dei più vulnerabili in tutto il mondo.

La seconda proposta della Commissione, presieduta dal cardinale  Peter Turkson, è un brano di un documento pubblicato dalla Conferenza dei vescovi del Messico, il 9 febbraio, per sottolineare il ruolo che svolgono i vaccini: 

È necessario considerare lo scopo e la rilevanza etica della collaborazione personale nella campagna di vaccinazione. I vaccini sono preparazioni pensate per generare immunità contro una malattia stimolando la produzione di anticorpi. Al giorno d’oggi, l’uso dei vaccini clinicamente accettati dalla comunità scientifica internazionale aiuta a proteggere la salute personale e quella dei nostri vicini, aiuta a prendersi cura del Creato, è un’azione che salvaguardia il vero bene comune e protegge la vera cultura della vita, è un’azione che salvaguarda il vero bene comune e promuove la vera cultura della vita, basata sul rispetto illimitato della dignità di ogni persona umana e della giustizia che ne deriva. […] Noi cattolici non dobbiamo contribuire in alcun modo alla disinformazione perché la vita delle persone, specialmente le più vulnerabili, è a rischio. Invitiamo tutti i fedeli cattolici, e tutti i fratelli e le sorelle di buona volontà, a impegnarsi nella prevenzione come parte della nostra vita quotidiana, al fine di evitare inutili sofferenze e la perdita della vita stessa.

Infine, i membri della Commissione vaticana citano il messaggio delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE), del 23 febbraio, che sottolinea il principio fondamentale della solidarietà legato alla campagna vaccinazione.

L’impegno per la solidarietà deve essere il criterio decisivo in questo momento storico. È urgente implementare una campagna di vaccinazione di massa rapidamente. Esortiamo l’Unione Europea a promuovere vaccinazione a larga scala, non solo per la sicurezza e protezione dell’Europa, ma per la salute pubblica mondiale come bene pubblico, a beneficio delle persone che vivono nelle nazioni più povere tanto quanto quelle che vivono nei paesi con le risorse per creare e produrre i vaccini. Assicurare un accesso ai vaccini per tutti, e che siano disponibili ed accessibili, è un’urgenza morale globale.

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