Le soluzioni secolari non stanno risolvendo i problemi ambientali. La Chiesa propone da decenni una prospettiva migliore
La preoccupazione per l’ambiente è un’enorme opportunità per l’evangelizzazione cattolica. Dopo tutto, Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita. Attraverso di Lui tutto è stato creato, e tutto ciò che esiste porta il Suo sigillo. Essere grati per il mondo come dono prezioso è compiere un passo verso Dio, e rifiutarlo è fare un passo che allontana da Lui.
1: I migliori pensatori cattolici moderni hanno visto la persona umana e l’ambiente come collegati tra loro.
Nella sua enciclica Rerum Novarum, Papa Leone XIII ha ricordato a un mondo cambiato dalla rivoluzione industriale che la dignità dei lavoratori si ritrova nella natura delle cose, inclusa la natura della persona umana, e l’appello a coltivare la terra.
J.R.R. Tolkien ci ha dato la più alta espressione artistica di questa visione dell’uomo che vive in armonia con il mondo nella Contea de Il Signore degli Anelli: “Gli alberi, l’erba e tutto ciò che cresce o vive nella terra appartiene a ciascuno di noi”, dice la moglie di Tom Bombadil, Goldberry, all’inizio della storia. Alla fine, il libro riguarda chi vede il valore intrinseco della terra di fronte a chi la considera solo qualcosa da sfruttare.
2: Abbiamo imparato a nostre spese che le soluzioni secolari da sole non possono risolvere i problemi ambientali.
È stato sorprendente imparare quest’anno che dopo tutti gli sforzi degli ultimi decenni la passione per le cause ambientali non ha fatto che diminuire. Gallup riferisce che 4 Statunitensi su 10 definiscono attualmente “ambientalisti”, mentre nel 1991 erano quasi 8.
Oggi, inoltre, due terzi degli ambientalisti e la stessa percentuale dei non ambientalisti danno priorità alla crescita economica rispetto alla protezione delle risorse della Terra.
Ma ha senso. Secondo Papa Francesco, il grande nemico dell’ambiente risiede nel nostro cuore.
“Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata”, ha scritto.
Il degrado ambientale deriva dal cuore malato per l’avidità e l’egoismo, e solo Dio può risolvere tutto questo.