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Se diventiamo davvero piccoli allora Dio può parlarci

BMABINO SGUARDO

Di Ivanna Pavliuk|Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 29/04/21

Come nei racconti del Vangelo e come per molti grandi santi della storia: piccoli, quasi invisibili per il mondo, sono diventati una luce potente che illumina la storia e la Chiesa da secoli, come Santa Caterina da Siena di cui oggi ricorre la memoria liturgica.

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
(Mt 11,25-30)

La piccolezza del Vangelo

Caterina da Siena è stata una donna, in un periodo storico certamente non a favore delle donne, senza istruzione, senza saper leggere e scrivere, eppure è Dottore della Chiesa. Il perché ce lo spiega il vangelo di oggi:

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza”.

Non dobbiamo confondere i piccoli con gli ingenui. La piccolezza del Vangelo non è una forma di romanticismo, ma l’atteggiamento attraverso cui Dio effettivamente può parlarci. I piccoli secondo il Vangelo sono totalmente ricettivi e gratuiti. Non vogliono possedere Dio, ne manovrarlo.

Al contrario si abbandonano fiduciosamente a ciò che Egli fa nella loro vita e così il Signore riesce a parlare con loro con una chiarezza che gli altri non riescono mai a raggiungere.

Fare esperienza di Dio

In questo senso la rivelazione di Dio in loro ha più il sapore di un’esperienza che di una semplice teologia:

“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.

Tutto ciò che il Signore può dirci, noi riusciamo a recepirlo solo a patto di salire in braccio a Lui, o di portare il peso della vita insieme con Lui.

Come in Santa Caterina: il legame con Cristo diventa un dono per tutta la Chiesa e il mondo

È dal legame che si crea tra noi e Lui che passa anche la rivelazione più significativa per la vita di ognuno. In alcuni casi, come in quello di Caterina da Siena, il legame è talmente forte che il Signore non solo si rivela alla sua anima, ma attraverso di lei parla a tutta la Chiesa e a tutto il mondo.

Questo ci ricorda che la santità a volte non è solo un favore a noi stessi ma anche un favore a tutti gli altri. Caterina ci ha mostrato una santità che ha segnato una stagione nuova per la Chiesa e per i secoli a venire. Eppure agli occhi del mondo era solo una donna, incolta, povera e senza nessun mezzo. #dalvangelodioggi

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