Mentre il mondo intero si accapiglia ancora sulla Superlega, nel campetto da calcio di un orfanotrofio egiziano il sosia di Leo Messi ha ricordato ai ragazzi cos'è un vero sport di squadra.
Non saremmo forse capaci di raccontare la nostra vita usando solo metafore calcistiche? Noi popolo di commissari tecnici, siamo ferratissimi su falli e fuori gioco. E allora possiamo dire che al pittore egiziano Mohammed Ibrahim Battah è capitata in sorte una grande occasione da gol: assomiglia in modo clamoroso a Lionel Messi.
Davvero? Guardare per credere.
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“Quando ho cominciato a farmi crescere la barba i miei amici mi hanno detto che assomigliavo a Messi. Quando la barba è cresciuta ancora di più, la somiglianza è diventata ancora più chiara.
Intervistato dall’agenzia Reuters, il 33enne pittore egiziano Mohammed Battah ha raccontato la storia di questa scoperta, essere il sosia di uno dei calciatori più famosi al mondo. Nato in Argentina come Maradona, Leo Messi è oggi acclamato come uno degli attaccanti più forti della storia. In forza al Barcellona ha nel suo palmares ben 5 Palloni d’oro. E qui mi fermo, perché l’argomento è così serio per i tifosi che rischierei subito di fare autogol (tanto per rimanere in tema).
Vero è che, anche agli occhi dei profani Messi, è l’icona del mito calcistico: l’attaccante, l’uomo che deve concretizzare le occasioni da gol. Per quanto mi trovi più a mio agio nella visione della «vita da mediano» cantata da Ligabue, intuisco che forza attrattiva abbia la figura dell’uomo che sta davanti e deve centrare la porta. Gli occhi puntati addosso, il tifo e poi gli applausi del pubblico. C’è da sentirsi un dio. Perché, in fondo, il pubblico applaude alla gioia di vedere un uomo che c’entra il suo scopo, sconfiggendo gli avversarsi. E’ catartico.
Anche trovarsi l’inaspettata fortuna di essere il sosia di un campione mondiale potrebbe scatenare sogni di gloria. Ci sono carriere vere e proprie, c’è chi di mestiere fa il sosia di Michael Jackson.
Mohammed Ibrahim Battah ha pensato di far fruttare questa somiglianza non solo in modo egoistico. Di recente ha portato scompiglio e gioia in un orfanotrofio di Zagazig, una città a Nord de Il Cairo.
Una partita con Messi
Non c’è campanilismo più forte di quello che salta fuori nel calcio, ma a quanto pare la fama di Messi non ha frontiere e gli ha procurato numerosi fan anche in Egitto. E quando Battah si è presentato vestito di tutto punto con la divisa del Barcellona davanti a un folto gruppo di ragazzi e bambini dell’orfanotrofio di Zagzig è scoppiato il putiferio.
“La felicità dei bambini notando la mia somiglianza con Messi è indescrivibile. Quando fai felice qualcuno, Dio ti premia. Volevo condividere questa felicità con loro”