Dio è il creatore dell’universo: parola di un autorevole scienziato che oggi è Servo di Dio. Enrico Medi, di cui il 26 aprile 2021 ricadono centodieci anni dalla nascita (Porto Recanati, 26 aprile 1911 – Roma, 26 maggio 1974) ha dimostrato questo assunto, partendo da considerazioni scientifiche.
Le teorie dello scienziato cattolico sono ben illustrate nel libro “Enrico Medi - Lo scienziato di Dio, testo biografico di p. Antonino Gliozzo” (Casa Editrice Guerrino Leardini & Centro Missionario Francescano 2021).
Così Enrico Medi spiegava la creazione del mondo ad opera di Dio. «Esaminando la luce e le proprietà delle stelle anche le più lontane - è la sua tesi - si trovano gli stessi identici elementi che abbiamo sulla terra: protoni, elettroni, neutroni, leggi gravitazionali, elettromagnetiche, nucleari. Quindi la materia è assolutamente identica dappertutto. Come è possibile questa identità senza che mai sia stata possibile una interazione, una comunicazione fra un elemento e l’altro della materia stessa?».
Tale identità, prosegue Medi nel libro “Lo scienziato di Dio” - dimostra l’esistenza «di una causa unica che l’ha realizzata con tale precisione nella diversità e nell’uguaglianza dei singoli elementi per cui non ha alcun senso parlare di probabilità o distribuzione statistica. Questa causa unica non può essere materiale. Nessun messaggio, unico, materiale, può avere raggiunto contemporaneamente tutta la materia, ordinandola nella sua stessa intima struttura, così come essa è».
Quindi, la causa della creazione, sentenzia lo scienziato, «è fuori dell’ordine materiale: è una causa unica, presente dovunque nello stesso istante, una causa spirituale fuori dello spazio e del tempo, padrona non solo di ordinare ma di ordinare nella intima essenza cioè padrona dell’essere, quindi una causa che è l’Essere: Dio».
Enrico Medi constata che «per ordinare le cose bisogna che le cose prima esistano. Per ordinarle non nel solo senso geometrico e meccanico, ma per far si che nella loro essenza stessa siano ordinabili ed abbiano quelle proprietà essenziali per funzionare in quel dato modo, è necessario che il loro stesso intimo essere sia fatto così che possa essere poi disposto a quella azione».
Quindi, lo scienziato parlando della creazione, «si tratta di un ordinamento sostanziale che nell’ordine logico (non ontologico) precede l’esistenza. Quindi devono essere ordinatamente strutturate nell’atto stesso in cui vengono ad esistere, cioè ordinatamente create: Il padrone dell’ordine è il Padrone dell’essere: il Creatore».
Enrico Medi, poi si lascia andare ad una meditazione cristiana: «Ogni fiore, ogni sussurro di brezza, l’azzurro del vostro mare, la bellezza delle nostre Alpi, il canto del bimbo che si leva sul mattino, il ridente volto di una bellezza che fa festa al cuore, ovunque è una nota della sinfonia che il Padre fa risuonare per noi da un capo all’altro della terra e dei cieli».
L’incontro di Dio con l’uomo, spiega lo scienziato, «è preparato, voluto, da Dio stesso: è Lui che viene incontro a noi suoi figli, sue amatissime creature. Senza la sua infinita volontà di amore, la sua grazia, l’incontro non avviene. Ma questa grazia non manca mai anzi, al nostro occhio umano, i tempi che stiamo vivendo appaiono colmi di questo dono infinito».
Questa risposta, conclude Medi, «può nascere per vie insondabili dello spirito e del cuore, per risonanze nascoste ed arcane. Ma essa necessita dell’umiltà, della purezza, della generosità del cuore. Sono le vie per le quali l’intelletto ritrova le vie del vero, le armonie di tutte le realtà, la serenità per il suo volo verso l’Infinito e l’Assoluto».
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