Abbandonata alla nascita dai suoi genitori biologici, che non accettavano il suo handicap, Amy Brooks – nata senza braccia e senza gambe – avrebbe potuto conoscere un destino tragico, del tutto privo di amore famigliare.
Fortunatamente, Dio non l’ha abbandonata e ha messo sul suo cammino dei genitori adottivi che l’hanno amata immediatamente: genitori amorevoli e soprattutto determinati a offrirle una vita come quella di tutti gli altri bambini.
Malgrado lo scetticismo dei medici, i quali dubitavano che Amy sarebbe mai potuta diventare indipendente, i suoi genitori hanno sempre voluto affidarle delle responsabilità e trattarla come gli altri figli. Un’attitudine che ha permesso ad Amy di non sentirsi mai inferiore o svantaggiata. La fede, molto vivace in casa, ha segnato pure molto a fondo la bambina durante la sua infanzia:
Grazie alla mia famiglia – dice oggi di sé – ho sempre saputo che ero nata con uno scopo, e che Dio aveva un piano per me. Non conoscevo questo piano, ma sapevo che Dio non si era sbagliato.
Per condividere la sua lotta, ha aperto qualche anno fa un canale YouTube in cui mostra come fa a fare le cose da sé. Ha scritto anche due libri e condivide regolarmente le sue esperienze facendo conferenze in giro.
Tra i suoi sogni più grandi, coltiva la speranza di imparare a cucire: una macchina da cucire adattata le serve alla bisogna.