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Un’onorificenza dell’Unesco per santa Thérèse di Lisieux

Secrets d'Histoire - Thérèse de Lisieux

© Secrets d'Histoire

L'actrice jouant le rôle de sainte Thérèse dans le documentaire Secrets d'Histoire.

Agnès Pinard Legry - pubblicato il 19/04/21

La piccola Teresa del Bambino Gesù è stata iscritta nella lista degli anniversari dell’Unesco per la biennale 2022-2023. Anche altre tre personalità cristiane saranno onorate: Niccolò Copernico, Johann Gregor Mendel e Narsete il Grazioso (Narsete Shnorhali).

Generalmente ritenuta la santa preferita dei francesi, ma amatissima pure in Italia e ovunque nel mondo, Thérèse de Lisieux è stata iscritta nella lista degli anniversari dell’Unesco per la biennale 2022-2023. Una notizia di cui si rallegra padre Olivier Ruffray, rettore del santuario di Lisieux, il quale aveva proposto l’iscrizione del giovanissimo Dottore della Chiesa nella biennale degli anniversari Unesco per gli anni 2022-2023 (il riferimento è al 150º anniversario della nascita di Thérèse Martin – * 2 gennaio 1873 – † 30 settembre 1897). 

Patrona delle Missioni, santa Thérèse è stata una grande amante di Gesù, animata da un ardente desiderio di farlo conoscere a tutti. Si può anzi dire che, benché fosse rinchiusa nel suo convento, sembra aver fatto centro: in contatto con diversi missionari in disparate regioni del mondo, li accompagnava con la preghiera nelle loro terre di missione. Scriveva in una poesia intitolata “Jésus mon Bien-Aimé, rappelle-toi !” (“Gesù, mio amato, ricordati!”, N.d.T.): 

Una debole scintilla […]
basta ad accendere un immenso incendio.
Quanto voglio, o mio Dio,
portare lontano il tuo Fuoco!

Ancora oggi molte persone si richiamano alla carmelitana e alla “piccola via” che ella propone, quella dell’infanzia spirituale e della semplicità del cuore. 

L’Unesco ha l’abitudine di proporre delle personalità che – ciascuna per parte sua – nel loro contesto e in modo esemplare per la realtà odierna abbiano operato negli àmbiti della pace, dell’educazione, delle scienze, delle scienze sociali e della comunicazione. 

Johann Gregor Mendel, Niccolò Copernico e Narsete Shnorhali 

Difatti a questo giro saranno onorate dall’Organismo internazionale, oltre alla santa di Lisieux, altre tre personalità cristiane. 

Johann Gregor Mendel (1822-1884), prete agostiniano: fu anche un grande scienziato ed è considerato uno dei fondatori della genetica moderna. Il 200º anniversario della nascita viene festeggiato nel 2022, e per questo rientra fra le personalità onorate dall’Unesco. 

C’è poi Niccolò Copernico (1473-1543), prete e astronomo noto soprattutto per la sua teoria eliocentrica, tra le massime rivoluzioni scientifiche della modernità. 

La terza personalità è poi Narsete Shnorhali, detto “il grazioso” (1100-1173): vescovo, poeta, musicista e teologo armeno; la sua opera era stata salutata da papa Francesco nel giugno 2016 durante il suo viaggio apostolico in Armenia. In particolare il Santo Padre aveva osservato

Egli nutriva un amore grande e straordinario nei confronti del suo popolo e delle sue tradizioni, ed era al contempo proteso verso le altre Chiese, instancabile nella ricerca dell’unità, desideroso di attuare la volontà di Cristo: che i credenti «siano una sola cosa» (Gv 17,21). L’unità non è infatti un vantaggio strategico da ricercare per mutuo interesse, ma quello che Gesù ci chiede e che sta a noi adempiere con la buona volontà e con tutte le forze, per realizzare la nostra missione: donare al mondo, con coerenza, il Vangelo.

Nel 2023 ricorrerà l’850º anniversario dalla sua nascita. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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