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ForElle, un’App in soccorso delle donne vittima di violenza

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ForElle App|Youtube

Paola Belletti - pubblicato il 19/04/21

Sviluppata in collaborazione tra l'Università di Napoli Federico II e Apple, nasce uno strumento integrato e facile a servizio delle donne vittime di violenza.

I numeri del fenomeno secondo l’Istat

Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

Istat

La violenza sulle donne si combatte con un’app: nasce ForElle

Sviluppata alla Apple Developer Academy di San Giovanni a Teduccio, permette alle vittime, premendo un solo tasto, di inviare la propria posizione e l’audio ambientale in tempo reale ai propri contatti sullo smartphone.

Perché in certe situazioni la facilità d’uso e la velocità di attivazione sono tutto.

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ForElle App promo

Integrata e immediata nell’utilizzo

E’ proprio la semplicità il punto di forza di questa App, insieme con l‘integrazione. Registrare audio è già possibile, così come inviare la propria posizione, o chiamare i contatti preferiti con un comando rapido. Diverso è poterlo fare in situazioni estreme, di reale pericolo, e di grande stress emotivo e con un comando solo.

Ecco il sito di lancio e download: Forelle.app

Premere un pulsante potrà salvare una vita. È rivoluzionaria nella sua semplicità l’invenzione di sei sviluppatori che hanno creato l’app ForElle. Sviluppata alla Apple Developer Academy di San Giovanni a Teduccio, ha come obiettivo quello di difendere le donne vittime di violenza. Premendo un tasto potranno azionare un segnale d’allarme che l’app invierà alle persone scelte all’interno della rubrica del proprio cellulare. Ma c’è di più: l’applicazione invierà la posizione della vittima in tempo reale e registrerà l’audio ambientale dal cellulare. Chiunque sarà scelto dalla persona che la utilizza, potrà essere avvisato in tempo reale in caso di violenza su un proprio familiare o un proprio amico e potrà intervenire. Potrà avvisare le forze dell’ordine e fornire loro strumenti fondamentali per intervenire.

NapoliToday

Lo sviluppo dell’app

Il progetto che ha portato al rilascio della App ha visto la collaborazione virtuosa tra l’Università Federico II del capoluogo partenopeo e la Apple.

Protagonisti della creazione di ForElle sono Fabio Palladino, Mario Armini, Andrea Garau, Antonio Cangiano, Gabriele Fioretti e Giusi Di Paola che hanno realizzato l’applicazione seguiti dai mentor della Apple Developer Academy.

Ibidem
ForElle, un’App in soccorso delle donne vittima di violenza

La Apple Developer Academy 

La realizzazione della app ForElle è uno dei meritevoli obiettivi nati dalla collaborazione tra l’ateneo napoletano e l’azienda di Cupertino. Uno degli aspetti più entusiasmanti di questo inedito connubio è stato l’effetto che ha investito la parte orientale della periferia di Napoli.

(…)grazie al lavoro e alla professionalità dei mentor scelti che hanno avuto sin dall’inizio l’obiettivo di creare un ecosistema vivace e innovativo basato proprio sulla creazione di applicazioni rivoluzionarie come ForElle. Lì dove c’era abbandono post-industriale adesso si salvano vite grazie a un’applicazione.

NapoliToday

Le donne e gli uomini, non solo vittime e carnefici ma alleati

Una riflessione, a latere, per non spingere troppo sull’acceleratore che vuole uomini e donne lanciati gli uni contro le altre: la violenza contro le donne è un fenomeno esecrabile che va arginato ed estirpato. Non mai cedendo alla visione per cui gli uomini sono sempre potenziali carnefici e le donne solo aspiranti vittime. L’istinto alla prevaricazione e al dominio esiste ed è parte della nostra natura umana ferita, nell’uomo avviene per mezzo della violenza e forza fisica, nella donna di più secondo altre forme di controllo e manipolazione: ciò che lo può arginare e convertire addirittura in forza positiva, al servizio della vita, è uno sviluppo umano integrale, una maturazione profonda dell’uomo secondo la propria vocazione, in armonia con quella della donna.

Immagino che tra i contatti preferiti che le donne, potenziali vittime di violenza, metteranno in elenco ci saranno spesso altri uomini, persone benevole, forti e affidabili, capaci di opporsi con intelligenza alla forza invece sconsiderata e vile di qualcun’altro.

E’ bello sapere che ci sono persone in grado di intervenire in caso di pericolo. E’ bello pensare che qualsiasi azione di contrasto alla ferocia e al peccato, perché di questo si tratta – ad opera di un maschio o di una femmina – avvenga sotto lo sguardo e la protezione superiore del Custode per eccellenza, San Giuseppe, visto che siamo nell’anno dedicato espressamente alla sua devozione.

“Siamo stati ispirati da tante donne vittime di violenza che con la loro forza, resilienza hanno raccontato e condiviso, tramite interviste, sondaggi, la loro storia con grande coraggio – raccontano gli sviluppatori -. In questo modo, abbiamo tradotto e convertito tali preziose testimonianze in funzionalità molto utili per lo sviluppo. Crediamo fortemente nella realizzazione di una community che possa supportare le donne senza alcuna differenza di colore o provenienza. Quest’app è progettata e sviluppata per costruire un ‘luogo sicuro’ dove le donne possono supportarsi”.

Ibidem

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