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Le 8 tappe del Vescovo maratoneta per la pienezza fisica e spirituale

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Francisco Vêneto - pubblicato il 16/04/21

Traccia un parallelismo illuminante tra gli esercizi del corpo e quelli dell'anima

Monsignor Thomas Paprocki, di Springfield (Stati Uniti), ha 67 anni ed è un vescovo che ama correre. Ha già partecipato a 24 maratone!

Il presule ha iniziato a correre ogni giorno per scongiurare le malattie cardiache diffuse nella sua famiglia, ma l’esercizio fisico è diventato un’abitudine che ha avuto un grande impatto positivo sul suo benessere fisico e mentale.

All’alba, monsignor Paprocki corre ogni giorno per 3-4 chilometri in un parco locale – un po’ di più nei fine settimana –, e ha condiviso i benefici di questa buona abitudine nel suo libro Running for a Higher Purpose (Correndo per un Proposito Più Elevato), organizzato in 8 tappe di progresso del corpo e dello spirito.

8 tappe per la pienezza fisica e spirituale

Ecco le tappe individuate da monsignor Paprocki:

1 Rivedere

2 Riformare

3 Risolvere

4 Ripetere

5 Rinnovare

6 Rilassarsi

7 Ricompensare

8 Rallegrarsi

Parliamo, ad esempio, del primo passo, rivedere.

In questa tappa, monsignor Paprocki propone che il lettore valuti la sua situazione di vita attuale per individuare quello che vorrebbe o dovrebbe cambiare. Ciò vale per la cura del corpo, ma anche per quella dell’anima. Il processo di revisione spirituale che suggerisce è il tradizionale esame di coscienza quotidiano, durante il quale, come cattolici, riflettiamo nel dialogo con Dio sui nostri pensieri, sulle parole, gli atti e le omissioni, per identificare qualunque peccato debba essere confessato ed emendato.

Man mano che monsignor Paprocki prosegue spiegando le altre tappe, presenta anche citazioni ispirate e preghiere che parlano del buon rapporto tra corpo e anima, ovvero tra la nostra vita fisica e la vita spirituale. Una delle citazioni che ha selezionato, del resto, è di San Giovanni Paolo II, il “Papa atleta”, che viene ricordato nel capitolo sulla tappa “Riformare” con questa frase:

“Lo sport contribuisce all’amore per la vita e insegna il sacrificio, il rispetto e la responsabilità, portando al pieno sviluppo di ogni persona umana”.

In un’intervista concessa al sito cattolico Crux, il vescovo ha parlato anche dell’importanza di fare esercizio ancor di più nel contesto della pandemia, per prevenire comorbilità come l’obesità.

Il presule risponde anche a chi afferma di non esercitarsi perché non ha tempo:

“Visto che ho l’agenda piena, molta gente mi chiede dove trovo il tempo per correre. È buffo, io direi che è proprio perché corro che riesco a fare anche tutto il resto. Quando inizio la giornata con una corsa mi sento meglio: correre mi aiuta a pensare. Ho già preparato delle omelie o dei capitoli di libri mentre correvo”.

Alla fin fine, “mens sana in corpore sano”.

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