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Suor Anna Maria si vaccina a 101 anni: pregare con amore è l’atto più bello da fare

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Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento - Seregno

Silvia Lucchetti - pubblicato il 12/04/21

Novizia all’età di 72 anni, quando “il Signore mi ha finalmente aperto la porta”, dopo un’attesa di 65 anni dal momento in cui, bambina, aveva chiesto a Gesù di mettersi al suo servizio come suora di clausura.

L’edizione di giovedì scorso di Avvenire.it riporta una notizia per molti aspetti straordinaria: quella di Suor Anna Maria a cui, alla veneranda età di 101 anni, è stata somministrata la seconda dose di vaccino contro il coronavirus.

Ma chi è che questa religiosa centenaria? Era l’estate  del 1920 quando la neonata di appena 4 mesi Anna Perfumo, in frazione San Carlo di Roccagrimalda (Alessandria), fu colpita da una violenta broncopolmonite: a quei tempi non c’erano gli antibiotici per curarla, e il destino era segnato. (Avvenire)

Così quando la madre chiese al medico di tornare a visitare la piccola l’indomani ebbe come risposta una terribile prognosi: la bambina non sarebbe arrivata al giorno dopo. 

La prima grazia

Ma quando la medicina non può fare miracoli, la preghiera rappresenta la risorsa a cui i credenti affidano la propria vita e quella dei loro cari, e così fece con tutto il suo fervore questa mamma disperata.

Salvala, La lascio tutta a te.

(Ibidem)
PRAY

Oggi suor Anna Maria del Sacro Cuore delle Adoratrici del Santissimo Sacramento, a 101 anni ha da poco completato la procedura vaccinale senza effetti avversi, e partecipa con le consorelle a tutti i riti e i momenti di adorazione che si svolgono quotidianamente nel Monastero di Seregno. 

Suor Anna Maria: prende i voti a 72 anni e si vaccina a 101

Era diventata novizia all’età di 72 anni, quando “il Signore mi ha finalmente aperto la porta”, come lei ha raccontato parlando della sua vocazione e riferendosi all’attesa durata 65 anni dal momento in cui, bambina, aveva chiesto a Gesù di mettersi al suo servizio come suora di clausura. 

Ma i piani celesti prevedevano per lei un lungo cammino e apprendistato al servizio dei fratelli prima di realizzare il suo sogno. 

Diplomatasi maestra a Chiavari a 17 anni, ha fatto da educatrice ed insegnante per i figli degli armatori Costa a Genova e Rapallo, aiutando contemporaneamente in famiglia  – composta dai genitori e due sorelle – e dedicandosi all’insegnamento religioso negli asili parrocchiali del capoluogo ligure, oltre che all’assistenza di un sacerdote malato per 30 anni. 

Il secondo “miracolo”

La mia vocazione è iniziata quando io ero ancora una fanciullina, però poi il Signore ha trovato sempre degli ostacoli, così vedevo io. Però è arrivato il momento che il Signore ha tolto ogni ostacolo, anche se era un ostacolo umanamente insuperabile. Ed è stato quando avevo 72 anni.

Così Suor Anna Maria racconta in una bellissima video-intervista a cura di Mimma Russo.

Sul comò della sua stanza un centrino con i fiori, la foto di Papa Francesco e di Benedetto XVI, la statua della Vergine Maria, l’immagine di Gesù Misericordioso… accanto al letto tanti libri, fogli, faldoni. Suon Anna Maria tiene la Bibbia tra le mani con le pagine consumate, il bastone poggiato con qualche giro di scotch per sostenerla negli acciacchi. Anche se il suo viso è vispo e vigile, la voce chiara e gentile, i pensieri ed i ricordi ancora ben nitidi.

Suor Anna Maria e le Sacramentine

Laureatesi e sposatesi le sorelle, dopo la morte dei genitori – per ultima la mamma nel 1991 – si è riaffacciata prepotentemente la nostalgia per la vita di clausura. Ma a 72 anni avrebbe potuto trovare qualche ordine religioso disponibile ad accoglierla? Racconta nel video suon Anna Maria che non aveva il coraggio di chiedere perché bloccata dall’età, “mi sembrava quasi una presunzione” dice.

La mano del Signore ha agito facendomi incontrare un parroco di Genova che mi ha proposto tre soluzioni: Vada e si presenti e vedrà che il Signore le sarà vicino. 

(Ibidem)

Sempre nell’intervista a Mimma Russo racconta che fece richiesta a tre monasteri di clausura sotto consiglio del parroco, le prime a rispondere – erano i giorni della Novena all’Immacolata – furono proprio le Sacramentine. Il Signore è generoso visto che il suo desiderio più profondo era proprio quello di entrare in un ordine dove si adorava in particolare Gesù Sacramentato.

Il primo incontro con la Madre Superiora

Così è avvenuto il secondo “miracolo”, ed Anna nel 1992 è finalmente entrata in convento. Ecco cosa ricorda nel filmato del primo incontro con la Madre Superiora:

Io mi presento, però dopo 30 anni di assistenza a questo sacerdote che aveva bisogno, (…) ero un po’ distrutta, perciò mi presentavo poco accogliente. (…) La Madre Superiora mi chiede: “quando sarebbe disposta a venire?” Io dico: “anche subito”. E la madre mi risponde: “(…) faccia il Natale con i suoi, poi ci mettiamo d’accordo per la data”. La mia situazione fisica non era accettabile, anche io avevo capito che forse chiedevo una cosa forse fuori dal possibile. E la Superiora invece ha avuto il coraggio di accettarmi.

101 anni e la gioia della preghiera

Oggi, più che centenaria, animata da una matura e totale disponibilità alla vita claustrale, recita il Magnificat all’Altissimo, lodandolo e pregandolo con le altre consorelle ma anche, in qualunque ora del giorno e della notte, in solitudine.

Pregare è l’atto più bello da fare, con amore, così come ringraziare il Signore al momento del  risveglio

(Avvenire)
ELDER

Con questo atteggiamento – assicura suor Anna Maria –

le giornate prendono senso ed anche noi possiamo sentirci sereni. 

(Ibidem)

A 101 anni suor Anna Maria rende lode a Dio

Quando non prega, anche se cammina con l’aiuto del bastone, si dedica alla cura e all’assistenza in infermeria delle più giovani consorelle malate:

Faccio quel che posso per ringraziare il Signore

(Avvenire)

Dice semplicemente, con il suo sorriso straordinariamente sereno. 

Oggi, ormai vaccinata, è ancora pronta a “contagiare” con la sua straordinaria fede e l’ardente passione per Cristo le novizie accolte nel Monastero, ma anche quanti di noi,  immunizzati o meno contro il virus, rimangono ancora tiepidi o addirittura distanti di fronte all’Amore di Dio per i suoi figli.   

Tags:
clausuratestimonianze di vita e di fedevaccino
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