In cima alla piazza c’è Via Bernardo da Quintavalle. Percorrendola per un centinaio di metri si arriva alla casa medievale di Bernardo, nobile benestante e primo compagno a unirsi a Francesco. Le antiche leggende raccontano che invitò Francesco a cena e a rimanere per la notte da lui. Dopo averlo osservato pregare nella notte, il giorno dopo Bernardo decise di seguirlo. Andarono quindi insieme in una chiesa per scoprire la loro missione di vita.
I pellegrini possono percorrere la stessa strada che fecero i due uomini nel 1206. Dando le spalle alla casa di Bernardo, si sale lungo la stretta via, e sull’affollata Via Portica si gira a destra, arrivando dopo pochi passi all’ingresso dei musei del Foro Romano. All’interno dell’atrio si possono ammirare i resti dell’antica chiesa di San Nicolò, dove Francesco e Bernardo aprirono il Vangelo in tre versetti che rivelarono la loro missione (la Bibbia che aprirono si trova ora presso il Walter Scott Museum di Baltimora, negli Stati Uniti).

Seguendo le indicazioni per la basilica di San Francesco si arriva a uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti di Assisi. Commissionata da Papa Gregorio IX come luogo di sepoltura del santo nel 1228, venne completata durante tutto il corso del XIII secolo. I migliori artisti dell’epoca – Cimabue, Giotto e Lorenzetti – vennero chiamati ad abbellirne i muri e il soffitto con affreschi. Il ciclo di affreschi di Giotto nella basilica superiore, sulla vita di San Francesco, è considerato il suo capolavoro. Nel 1818 sono iniziati gli scavi per trovare la tomba di San Francesco. È stato scoperto il suo sarcofago, e l’area circostante è stata aperta per creare una cripta per i visitatori.
Il libro recente di Bret Thoman Following Francis and Clare esplora questo e un’altra dozzina di itinerari dentro e fuori Assisi.