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4 curiosità sull’Ottava di Pasqua

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Luca Giordano | Public Domain

Philip Kosloski - pubblicato il 07/04/21

La settimana successiva alla Domenica di Pasqua continua la gloriosa celebrazione della Resurrezione di Gesù

Come accade a Natale, la Pasqua viene celebrata da tutti nei giorni che precedono la festa ma non dopo. Ciò contrasta con la celebrazione liturgica di queste feste, che quel giorno iniziano soltanto, per poi estendersi per molti giorni e perfino per settimane. In particolare, la “Settimana di Pasqua” – nota come Ottava di Pasqua – è il modo con cui la Chiesa continua la celebrazione della Resurrezione di Gesù. In questo modo, agiamo come se ogni giorno fosse Pasqua!

Ecco alcune curiosità sull’Ottava di Pasqua e come possiamo partecipare alla gioia di Cristo Risorto.

1. Ottava di Pasqua: la “Settimana Brillante”

La settimana che segue la Domenica di Pasqua è chiamata dai cristiani orientali “Settimana Brillante”, e si riferisce alla luce che Gesù ha portato nel mondo.

In termini biblici, Gesù è risuscitato l’“ottavo giorno”, che simbolicamente rappresenta la nuova creazione e la promessa del cielo. I cristiani orientali riflettono su questa promessa di gioia futura riferendosi alla “Settimana Brillante” come a “un giorno continuo”.

2. I neobattezzati e le vesti battesimali

L’Ottava di Pasqua, durante la quale non veniva svolto alcun lavoro servile, era una festa continua. Ogni giorno, i neofiti assistevano alla Messa in una chiesa diversa di Roma. La sera andavano a San Giovanni in Laterano per l’ufficio dei Vespri.

Oltre a questo, i neobattezzati usavano le loro vesti battesimali durante tutta l’Ottava di Pasqua. Secondo la Catholic Encyclopedia, la Seconda Domenica di Pasqua “era di conseguenza nota come Dominica in albis – o domenica delle vesti bianche (tolte)”.

3. Mangiare carne il venerdì di Pasqua

Il diritto canonico stabilisce che questa regola penitenziale non si applica ai giorni del calendario della Chiesa destinati ad essere giorni di festa.

L’astinenza dalla carne, o da qualsiasi altro alimento determinato dalle conferenze episcopali, dev’essere osservata tutti i venerdì, a meno che una solennità non cada di venerdì (Can. 1251). Nella Chiesa cattolica, una solennità è un giorno del calendario liturgico caratterizzato dalla massima importanza e celebrazione. È un giorno gioioso! Il Venerdì di Pasqua è una solennità!

4. Saluti

La Pasqua dev’essere un momento di grande allegria. Questa allegria è naturalmente condivisa con gli altri, e nel corso dei secoli i cristiani l’hanno espressa in modi diversi.

Ad esempio, i cristiani di molte parti del mondo si salutano con un “saluto pasquale”, che è molto più di un “Buona Pasqua” e mostra la gioia per la resurrezione di Gesù.

Il costume è stato originariamente sviluppato nel contesto della liturgia, ed è ancora mantenuto dai cristiani orientali. Si svolge durante i Mattutini della Resurrezione, veglia notturna che inizia nella celebrazione della Pasqua, il Sabato Santo. Secondo il Metropolitan Cantor Institute, durante il canto dei salmi “i fedeli si avvicinano a baciare la croce nella mano del sacerdote, che saluta ciascuno dicendo ‘Cristo è risorto!’, al che ogni fedele risponde ‘Sì, è risorto!’”

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