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San Pietro, la Chiesa edificata sulla fede e sulla tomba dell’apostolo

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Marinella Bandini - pubblicato il 05/04/21
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Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”

All’indomani della Pasqua la liturgia stazionale torna a San Pietro in Vaticano. Su Pietro, Gesù costruisce la Chiesa, e sulla tomba di San Pietro è stata edificata la basilica simbolo della cristianità.

La prima basilica fu costruita dall’imperatore Costantino intorno al 325 sulla tomba di San Pietro. Per fare spazio alla basilica fu necessario movimentare oltre 40.000 metri cubi di terra. Una leggenda narra che lo stesso Costantino rimosse con le sue mani, le prime dodici ceste di terra, una in onore di ciascun apostolo.

L’antica basilica è stata demolita nel XVI secolo. Ci sono voluti 120 anni e 22 papi per costruire l’attuale basilica: dal 1506, con Giulio II, al 1626, quanto fu consacrata da Urbano VIII. La sistemazione della piazza si è conclusa 50 anni dopo.

A San Pietro hanno lavorato i più famosi architetti e artisti dell’epoca, tra cui tra cui Bramante, Raffaello Sanzio, Michelangelo, ideatore della cupola, e Bernini l’artista del baldacchino.

Quella di San Pietro è una delle basiliche più grandi del mondo: 187 metri di lunghezza delle navate, che arrivano a oltre 200 considerando l’atrio. La larghezza delle navate è di 58 metri, quella del transetto 137. La facciata di San Pietro, realizzata da Maderno, raggiunge i 115 metri di larghezza. La basilica è alta circa 45 metri ma con la cupola arriva fino a 133 metri. Occupa una superficie di 2 ettari e può contenere 20.000 fedeli.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato;

di ciò, noi tutti siamo testimoni

At 22,32

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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