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4 fatti su Giuda e sul suo tradimento

Judas' betrayal

Israel von Meckenem | Public Domain

Philip Kosloski - pubblicato il 01/04/21

Il mercoledì prima della Passione di Gesù, Giuda si accordò per tradirlo per una somma relativamente esigua

Se molti a Gerusaleme complottavano per sbarazzarsi di Gesù, hanno trovato un progetto solido solo quando è entrato in scena Giuda.

Giuda era stato scelto da Gesù per essere un apostolo, e probabilmente aveva aiutato gli altri a diffondere la buona novella di Gesù Cristo.

Nel grande mistero del male e della libertà umana, però, sappiamo che vedere i miracoli di Gesù

e ascoltarlo predicare non sono stati sufficienti per lui.

Giuda ha tradito Gesù, un’azione che ha scatenato gli eventi della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.

Ecco 4 fatti su Giuda e sugli effetti del suo tradimento.

Cos’è il “Mercoledì della Spia”?

Man mano che i giorni della Settimana Santa passano, si verificano vari eventi che portano direttamente a quello che avrà luogo il Venerdì Santo. Tra questi eventi c’è il fatale tradimento di Gesù da parte di uno dei Suoi discepoli.

“Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento. Da quell’ora cercava il momento opportuno per consegnarlo” (Matteo 26, 14-16).

Questa azione di Giuda gli ha fatto guadagnare il titolo di “spia” da parte dei cristiani medievali, in base alla definizione per la quale la spia è una persona che controlla di nascosto qualcuno o qualcosa per ottenere informazioni.

Dal mercoledì in poi, Giuda ha controllato la situazione per trovare un’occasione per consegnare Gesù ai capi dei sacerdoti, e molti cristiani hanno quindi soprannominato quel giorno “Mercoledì della Spia”.

Quanto varrebbero oggi le 30 monete d’argento di Giuda?

Ci sono molte interpretazioni diverse. Una teoria afferma che i pezzi d’argento usati per pagare Giuda equivalessero a un denarius romano. Un soldato romano, ad esempio, ne riceveva circa 225 all’anno. Visto che un soldato statunitense guadagna oggi circa 25.000 dollari all’anno, è come se Giuda fosse stato pagato l’equivalente di 3.000 dollari attuali.

Molti studiosi biblici richiamano invece il libro dell’Esodo, in cui si descrivono i 30 pezzi d’aregento come il prezzo di uno schiavo. Secondo il Freedom Project della CNN, dedicato a porre fine alla schiavitù moderna, “nel 2009 il prezzo medio di uno schiavo era 90 dollari”.

Sulla base di queste interpretazioni, Giuda avrebbe potuto essere pagato qualsiasi cosa tra gli attuali 90 e 3.000 dollari.

Perché Giuda Iscariota non è santo?

Le Scritture ci dicono che l’apostolo Pietro ha pianto amaramente e si è pentito del suo peccato. Quando il suo Maestro risorto lo ha salutato, è rimasto senz’altro stupito del fatto che gli venisse affidata una grande missione. Il Cristo Risorto ha detto al suo traditore pentito “Pasci le mie pecore”.

Giuda Iscariota, vedendosi sulle mani il sangue di un uomo innocente, il suo Maestro, si è disperato e si è tolto la vita. Con il peccato ci separiamo da Cristo – anche se mentre viviamo possiamo pentirci e trovare la misericordia che a Cristo è costata tanto. Con la sua disperazione, Giuda Iscariota ha rifiutato di farsi incontrare dal Cristo risorto e misericordioso.

Dutante questa Settimana Santa, noi peccatori possiamo compiere una scelta. Ammetteremo la stupidità, la bruttezza e la malizia dei nostri peccati? E se lo facciamo, quale sarà il nostro passo successivo? C’è ancora tempo per pentirci dei nostri peccati e diventare santi, come Pietro, che ha tradito ed è tornato da nostro Signore. Oppure ci nasconderemo da Cristo, ci allontaneremo da Lui e rifiuteremo la Sua misericordia? Questa scelta terribile, che ogni peccatore onesto deve compiere, ci spetta soprattutto durante la Settimana Santa.

L’apostolo “sostituto”, San Mattia

Se si sa poco della sua vita, la nomina di Mattia come apostolo è la prova più antica della successione apostolica della Chiesa, spiegando perché anche oggi i Papi e i vescovi vengano scelti per sostituire quelli che li hanno preceduti.

La sua vita ricorda anche che i 12 apostoli non erano gli unici a seguire Gesù nel Suo ministero pubblico. C’erano molte altre persone, incluso un Giuseppe che è quasi diventato il sostituto di Giuda al posto di Mattia. Gesù attirava le folle ovunque andasse, e alcuni continuavano a seguirlo, mentre altri abbandonavano i Suoi insegnamenti quando diventavano troppo esigenti. Mattia ha accettato con gioia l’insegnamento di Gesù ed è stato disposto ad essere un “testimone della Sua resurrezione”, anche a costo della sua vita.

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