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Il rito del Triduo Pasquale e il significato della celebrazione

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George Martell CC

padre Reginaldo Manzotti - pubblicato il 31/03/21

I tre giorni formano un'unica celebrazione, che riassume tutto il mistero della Pasqua

Oggi vorrei spiegare cosa accadrà nelle celebrazioni dei prossimi giorni. Il Giovedì Santo contempliamo il Cristo servitore. La Messa vespertina nelle parrocchie è il primo momento del Triduo Pasquale, con la celebrazione della Cena del Signore. Quest’anno, però, non avremo il rito della lavanda dei piedi.

Il Giovedì Santo spicca l’unità profonda tra il Sacramento dell’Altare e il servizio ai fratelli. L’apostolo Giovanni, non narrando il gesto della cena, del pane e del calice come fanno i Sinottici, ne spiega il significato nel gesto della lavanda dei piedi. Con quell’atto, stabilisce un legame diretto ed essenziale tra il sacramento dell’Eucaristia e quello dell’amore e del servizio ai fratelli.

Tutto l’aspetto di celebrazione di questo primo momento pasquale si concentra sulla carità, ma una carità che diventa servizio. Gesù “ha amato” e si è fatto “servo”. Il Suo servizio è passato dai più umili gesti quotidiani al “dono totale” della Croce.

La Passione del Signore

Il secondo momento del Triduo Pasquale si verifica con la celebrazione della Passione del Signore. Il centro della liturgia di questa celebrazione è rappresentato dalla presentazione e dall’adorazione della Croce, come elemento ligneo a cui è stata appesa la salvezza del mondo.

La croce come atteggiamento di radicalità dell’amore e di servizio è proprio quello su cui si concentra la preghiera di apertura della celebrazione, in cui si ricorda che è per noi che Cristo, effondendo il Suo sangue, ha istituito il mistero della Pasqua, e si chiede a Dio di ricordarsi sempre della Sua misericordia e di santificarci con la Sua protezione.

La Chiesa accompagna i passi di Gesù nella Sua passione fino alla donazione totale sulla croce. Il Figlio di Dio, per amore, offre liberamente la propria vita essendo fedele fino alle ultime conseguenze alla missione che il Padre Gli ha affidato.

Nel momento dell’Adorazione della Santa Croce, il sacerdote presenta solennemente la Croce, entrando dal corridoio centrale o iniziando dall’altare. La Croce dev’essere coperta da un velo rosso, e viene scoperta man mano che il sacerdote annuncia per tre volte “Ecco il legno della croce, al quale fu appeso il Cristo, salvatore del mondo”, al che il popolo risponde “Venite, adoriamo”. Tutti si avvicinano e baciano la croce.

Veglia Pasquale

La Veglia Pasquale del sabato è il terzo momento e la chiusura del Triduo Pasquale, ed è la madre di tutte le veglie. In questa notte santa, la Chiesa celebra non solo la Pasqua di Gesù Cristo, ma anche quella dei cristiani.

Fondamentalmente, si tratta della celebrazione della vita rinnovata in Cristo risorto. Tutto parla di vita e di felicità. Le varie tappe della veglia fanno sì che la vita divina penetri nella comunità celebrante.

L’apertura avviene con la celebrazione della luce, che sgorga dalla pietra vergine, a simboleggiare Gesù Cristo, Luce del mondo, che dissipa le tenebre per illuminare tutti i presenti. Si eleva allora la grande lode alla luce nel canto dell’Exultet.

La Liturgia della Parola rende presente la Parola creatrice di Dio nella creazione, nella formazione di un popolo, nel Cristo risorto, nella Chiesa oggi, rinnovando l’Alleanza di Dio con l’umanità.

Segue la Liturgia sacramentale, che in questa notte abbraccia i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesima, Cresima ed Eucaristia. Ogni sacramento è legato a un simbolo di vita, animato dall’azione dello Spirito Santo.

L’azione di grazie sull’acqua battesimale commemora l’azione creatrice e liberatrice di Dio attraverso la storia della Salvezza, evocata nella celebrazione della Parola. L’olio del Crisma, consacrato nella Messa del mattino, viene usato nel sacramento della Confermazione, a simboleggiare la presenza e l’azione dello Spirito Santo nella nuova creazione, inaugurata nella vita della Chiesa.

Il punto più alto della celebrazione è l’Eucaristia, azione di grazie per eccellenza, celebrazione della nuova Pasqua di Cristo partecipata dalla Chiesa. La vita che nasce nel Battesimo ed è animata dallo Spirito si alimenta alla mensa dell’Agnello pasquale. I cristiani testimoniano la Morte e Resurrezione del Signore Gesù e si impegnano ad essere vita, corpo offerto e sangue effuso in una vita di azione di grazie nei confronti di Dio e del prossimo. In questo modo, si inaugurano un cielo nuovo e una terra nuova.

Buona Settimana Santa a tutti!

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