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Il mistero delle Clarisse mummificate in un convento italiano

CLARISSE

Clarisse Eremite Fara Sabina

Maria Paola Daud - pubblicato il 31/03/21

17 monache i cui corpi sono stati trovati intatti. Una storia che ha più di 4 secoli e ha sorpreso tutti

Nel monastero delle Clarisse eremite di Fara Sabina, nel Lazio, si trovano 17 monache di 400 anni fa i cui corpi sono stati rinvenuti intatti.

Il mistero delle monache mummificate inizia nel 1806 con la promulgazione dell’editto napoleonico di Saint Cloud nel Regno d’Italia.

L’editto stabilì che le sepolture dovessero essere realizzate fuori dalle mura cittadine, in luoghi assolati e ventilati.

In base agli studi scientifici dell’epoca, le tombe all’interno della città provocavano malattie ed epidemie.

Tutte le tombe dovevano essere uguali, per evitare discriminazioni tra le salme. Per i defunti illustri c’era una commissione di magistrati per decidere quello che si doveva incidere sull’epitaffio della lapide.

Accanto al motivo igienico-sanitario, l’editto ne aveva quindi anche uno ideologico-politico.

Seguendo l’editto di Saint Cloud, le Clarisse si videro costrette a disseppellire i corpi delle consorelle dal loro cimitero privato e a trasferirli fuori città.

Fu allora che, con loro grande sorpresa, si trovarono di fronte a 17 corpi intatti, con le parti muscolari integre.

Di fronte a quel fatto, le monache preferirono conservarli, collocandoli all’interno di un muro nel monastero.

CLARISSE

La II Guerra Mondiale

Alla fine della II Guerra Mondiale, gli Alleati bombardarono buona parte del monastero.

Nel 1963 la badessa, madre Beatrice Mistretta, decise di modificare le rigide regole delle Clarisse eremite, che vivevano in completo silenzio (era del tutto proibito esprimersi a parole), e di ricostruire il monastero insieme alle consorelle, che avrebbero svolto il ruolo di falegnami e carpentieri.

CLARISSE

Di nuovo la grande sorpresa: con i lavori di ricostruzione riapparvero i corpi delle 17 monache, intati come prima e a cui questa volta neanche le bombe avevano arrecato danno.

L’esame al Carbonio 14

Le religiose decisero di far analizzare i corpi con la tecnica del Carbonio 14, che confermarono che risalivano alla metà del XVII secolo, in coincidenza con la nascita del monastero.

Secondo i dati conservati dalle Clarisse, 17 erano anche le prime monache del monastero, e sembrerebbe quindi che si tratti delle fondatrici del convento.

Nel 1994 le Clarisse hanno deciso di collocarle in un’urna di vetro e le hanno vestite con l’abito dell’ordine, stupendosi per il fatto di riuscire nell’intento con grande facilità, perché nessun corpo si è deteriorato.

Le religiose ogni tanto pregano accanto alle loro consorelle di quattro secoli fa. Molti potrebbero pensare che si tratti di una cosa un po’ macabra, ma in realtà è un atto di fede.

Fonte: TV2000

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