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La basilica di San Giovanni a Porta Latina e il “martirio mancato”

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Antoine Mekary | ALETEIA

Marinella Bandini - pubblicato il 27/03/21

Rivivi l’antica tradizione quaresimale dei cristiani di Roma. Alla scoperta delle “chiese stazionali”

La basilica di San Giovanni a Porta Latina sorge vicino al luogo di un “martirio mancato”, quello dell’apostolo ed evangelista Giovanni. Tertulliano, già alla fine del II secolo, racconta che San Giovanni fu immerso in una caldaia di olio bollente, ma ne uscì illeso. Fu poi deportato e morì nell’isola greca di Patmos. Il tempietto di “San Giovanni in Oleo”, a poche decine di metri dalla basilica di San Giovanni a Porta Latina, sorge sul luogo del supplizio e ricorda questo miracolo. L’appellativo “Porta Latina” deriva dalla vicinanza a questa antica porta delle Mura Aureliane.

La basilica di San Giovanni a Porta Latina risale al V secolo – una delle tegole del vecchio tetto è oggi collocata nell’ambone e usata come leggìo. Diversi restauri e rifacimenti si sono succeduti nel corso del tempo. Celestino III l’ha consacrata di nuovo nel 1191. Oggi la vediamo nel suo aspetto medievale grazie al restauro voluto dai Padri Rosminiani nel 1940.

Fu quella anche l’occasione di scoprire un ciclo di affreschi medievali di notevole importanza che decorano le pareti della navata centrale della basilica di San Giovanni a Porta Latina. Si tratta di una cinquantina di raffigurazioni di scene della Bibbia.

In mezzo a loro sarà la mia dimora:

io sarò il loro Dio

ed essi saranno il mio popolo

Ez. 37,27

* In collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma

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chiese stazionaliquaresimasan giovanni evangelistastazioni quaresimali
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