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1200 vaccini: il dono pasquale di Papa Francesco ai più poveri di Roma

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Ricardo Jayme / AGIF

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 26/03/21

Le dosi sono state donate dallo Spallanzani al Vaticano. Non è la prima volta che il Papa scende in campo per la campagna di vaccinazione

Dono pasquale a 1200 poveri di Roma: non abiti, né cibo, ma vaccini, offerti direttamente da Papa Francesco.

Per dare concretezza ai diversi appelli del pontefice, perché nessuno venga escluso dalla campagna di vaccinazione anti Covid-19, l’Elemosineria Apostolica si occuperò di questa nuova somministrazione. 

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In una postazione come questa, nell’aula Paolo Vi, si svolgeranno le 1200 vaccinazioni.

Chi potrà fare la vaccinazione

Nell’imminenza della Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore, e precisamente durante la Settimana Santa, spiega l’Elemosineria Apostolica, altre dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, saranno destinate alla vaccinazione di 1200 persone tra le più povere ed emarginate, e che sono per la loro condizione le più esposte al virus. Le dosi sono state acquistate dalla Santa Sede e offerte dall’Ospedale Lazzaro Spallanzani, tramite la Commissione Vaticana Covid-19.

Inoltre sarà possibile effettuare una donazione on-line per un “vaccino sospeso”, sul conto della carità del Santo Padre gestito dalla Elemosineria Apostolica (www.elemosineria.va). Contribuendo, così, ad ulteriori e future campagna vaccinali del Vaticano a favore degli “ultimi”.

OSORNO

“Al primo posto vulnerabili e bisognosi”

Questa iniziativa è nel solco del Messaggio per la Solennità del Natale del Signore 2020 di Papa Francesco. Francesco, in quell’occasione, ha rivolto un accorato appello: “Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza. E di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!”.

I primi 25 poveri

Sul ricorso al vaccino, inoltre, il Pontefice ha incoraggiato più volte le persone a vaccinarsi, perché è un modo di esercitare la responsabilità verso il prossimo e il benessere collettivo. E ha ribadito con forza che tutti devono avere accesso al vaccino, senza che nessuno sia escluso a causa della povertà. 

Nel mese di gennaio scorso, quando è iniziata in Vaticano la campagna vaccinale anti Covid 19, Papa Francesco ha voluto che tra le prime persone sottoposte a vaccinazione ci fossero oltre venticinque poveri. Erano in gran parte senza fissa dimora, che vivono intorno a San Pietro. E che quotidianamente vengono assistiti e accolti dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria Apostolica. 

All’interno dell’Aula Paolo VI

Questo nuovo “step” di 1200 vaccini nel corso della Settimana Santa avverrà nella struttura appositamente adibita all’interno dell’Aula Paolo VI in Vaticano. E sarà usato lo stesso vaccino somministrato al Pontefice e ai dipendenti della Santa Sede. 

I medici e gli operatori sanitari impiegati saranno i volontari che operano stabilmente nell’Ambulatorio “Madre di Misericordia”, situato sotto il colonnato del Bernini, i dipendenti della Direzione di Sanità ed Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e i volontari dell’Istituto di Medicina Solidale e dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani.

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