La scuola cattolica non è per i ricchi. Un rapporto mostra l'immenso sforzo educativo della Chiesa nei Paesi africani e asiatici
A livello mondiale, circa 62 milioni di bambini sono iscritti alle scuole cattoliche, e più di 6 milioni di studenti si formano in istituti d’istruzione superiore cattolica, in base agli ultimi dati disponibili, relativi al 2018. Lungi dal mito per cui l’insegnamento cattolico è solo “per ricchi”, più del 50% degli alunni della primaria proviene dall’Africa.
Il dato si apprende dal Rapporto Globale sull’Educazione Cattolica 2021, pubblicato dal progetto Global Catholic Education e co-patrocinato dalle quattro organizzazioni internazionali che rappresentano l’educazione cattolica a livello mondiale (OIEC, IFCU, OMAEC y UMEC-WUCT).
Il rapporto ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione della comunità internazionale sui contributi dell’educazione cattolica all’umanità, e condivide con gli educatori cattolici lezioni tratte dall’esperienza internazionale.
Il tema del rapporto 2021 è il pluralismo educativo, la povertà nell’apprendimento e il diritto all’istruzione, insieme alle sfide che affronta l’educazione cattolica in diverse parti del mondo.
Alunni dei Paesi con meno risorse
In base al riassunto del rapporto reso pubblico in questo mese di marzo, negli ultimi quattro decenni le iscrizioni alle scuole cattoliche sono aumentate con notevole rapidità nel continente africano, che ora rappresenta il 55,3% di tutti gli studenti delle scuole primarie cattoliche nel mondo.
A livello mondiale, in base alla classificazione dei Paesi da parte della Banca Mondiale, sette studenti su 10 delle scuole primarie cattoliche vivono in Paesi con entrate basse o medio-basse (il 40,9% in Paesi con basse entrate e il 29,7% in Paesi con entrate medio-basse).
Accade il contrario con le istituzioni cattoliche di istruzione superiore (università), che continuano ad essere concentrate in Paesi con entrate medio-alte e alte, come nel caso di altre università pubbliche o private.
Nell’Africa subsahariana, l’11,0% di tutti gli studenti della scuola primaria studia in un istituto cattolico. Nei Paesi con scarse entrate, la percentuale arriva al 13,7%. Il fatto che le scuole primarie cattoliche assistano proporzionalmente più studenti nei Paesi con basse entrate, afferma il rapporto, è una buona notizia per la missione della Chiesa di servire i poveri.