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Perché i monaci usano tagli di capelli strani?

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Carlo Crivelli | PD

Philip Kosloski - pubblicato il 22/03/21

Non seguono sicuramente tendenze di moda

Man mano che le comunità monastiche cattoliche si evolvevano, si sono sviluppati vari modi per tagliare i capelli di un monaco subito dopo la sua iniziazione.

Il valore dei capelli

Può sembrare una discussione futile, ma i capelli sono visti spesso come il bene più prezioso di una persona. Ad esempio, erano (e sono ancora) usati come indicatore dello status di una persona, rivelando a che livello della gerarchia sociale si inseriva. Le parrucche vennero sviluppate dai Romani perché i ricchi potessero farsi facilmente delle pettinature particolari.

In molte culture, la calvizie era vista come una sorta di difetto. In genere, gli schiavi venivano rasati per distinguerli da resto della società.

In questo contesto, i monaci volevano mostrare esternamente il sacrificio che compivano abbracciando la vita religiosa. Dopo che un nuovo monaco era autorizzato a unirsi alla comunità, uno dei primi rituali di iniziazione era rasare i capelli, a simboleggiare la rinuncia al mondo e la dedizione alla vita religiosa.

Visto che la testa rasata era spesso associata agli schiavi, inoltre, il monaco calvo diventava, allo stesso modo, uno “schiavo” di Cristo.

La tonsura

Durante i primi secoli del monachesimo, sorse una discussione sul tipo di taglio (“tonsura”) che doveva essere effettuato. Secondo la Catholic Encyclopedia, ne esistevano tre tipi diversi, ciascuno legato a un apostolo specifico:

(1) quello romano, o di San Pietro, quando la parte sopra la testa viene rasata lasciando solo un circolo di capelli in basso e sulla fronte;

(2) quello greco, o di San Paolo, quando viene rasata tutta la testa;

(3) quello celtico, o di San Giovanni, quando viene rasata solo una parte dei capelli sulla parte anteriore della testa.

Lo stile celtico della tonsura suscitò controversie, e venne bandito nel Sinodo di Whitby nel 664. La tonsura romana prevalse, e venne definita come standard per le comunità monastiche.

Ciò può essere accaduto a causa del simbolismo della tonsura romana, che rappresentava la corona di spine collocata sulla testa di Gesù. Oltre a questo, alcuni degli avversari della tonsura celtica l’associavano a Simone, il mago di cui si parla negli Atti degli Apostoli.

Gli stili romani e greco esistono anche oggi, e vengono adottati da varie comunità religiose della Chiesa cattolica.

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