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Viaggio nella casa d’infanzia di Gesù, la casa di San Giuseppe

Nazareth

Berthold Werner | Public Domain

Bret Thoman, OFS - pubblicato il 20/03/21

Una sosta importante in un pellegrinaggio in Terra Santa è questa chiesa di Nazaret, che la tradizione dice sia stata costruita sulla casa di Giuseppe

“Com’ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città. E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui” (Luca 2, 39-40)

La città di Nazaret, nella regione della Galilea, nella parte settentrionale di Israele, è una destinazione importante per i pellegrinaggi in Terra Santa.

La chiesa più importante di Nazaret è senz’altro la basilica dell’Annunciazione. La chiesa moderna – la più grande del Medio Oriente – è stata costruita sui resti di quattro chiese precedenti, tutte edificate su una grotta che si ritiene fosse la casa dei genitori della Vergine Maria, il luogo in cui venne visitata dall’angelo Gabriele e pronunciò il suo Fiat.

Una chiesa costruita sulla casa d’infanzia di Gesù

A breve distanza, dall’altro lato del complesso francescano, c’è un’altra chiesa importante per i pellegrini cristiani, quella di San Giuseppe. Secondo un’antica tradizione, la chiesa venne costruita sopra la casa e il laboratorio di San Giuseppe. Sarebbe stata quindi la casa che ospitò Maria e Giuseppe dopo il loro matrimonio. È chiamata anche chiesa della Nutrizione.

Anche l’attuale chiesa di San Giuseppe venne costruita su rovine di chiese precedenti – una chiesa bizantina del V secolo e una successiva risalente all’epoca delle Crociate.

Anche se ovviamente di minore importanza rispetto al luogo in cui “il Verbo si è fatto carne” (cfr. Gv 1, 14), il luogo in cui la Sacra Famiglia visse insieme per 30 anni e in cui Gesù divenne adulto è significativo. La chiesa bizantina costruita sopra la casa di San Giuseppe era più grande di quella vicina costruita sopra la grotta dell’Annunciazione.

L’epoca francescana della Chiesa di San Giuseppe

Dopo l’occupazione araba nel XIII secolo, la chiesa crociata di San Giuseppe venne lasciata in rovine per secoli. Nel 1754, i Francescani acquistarono il luogo e vi ricostruirono una cappella in onore di San Giuseppe.

Negli anni Ottanta dell’Ottocento, le religiose del convento delle Suore di Nazaret riscoprirono l’antica casa del I secolo sotto il loro convento. Guidato dalla superiora, Mère Giraud, il progetto venne avviato e diretto dalle suore stesse.

I frati francescani ricostruirono poi la chiesa attuale nel 1914 su quello che rimaneva della chiesa crociata.

Nel 1936 un sacerdote gesuita, Henri Senès, che aveva una formazione in Architettura, visitò il sito sotto il convento delle suore e analizzò dettagliatamente la struttura. Tranne che dai Francescani locali, il suo lavoro rimase ampiamente ignoto.

La scoperta della casa del I secolo sotto la chiesa da parte degli archeologi

Nel 2006, tuttavia, le suore hanno concesso l’accesso al sito agli archeologi guidati dal professor Ken Dark, che ha trascorso 14 anni studiando il luogo, compresi i disegni e le annotazioni di Senès. Gli archeologi hanno scoperto oggetti appartenenti a un’abitazione del I secolo, tra cui utensili da cucina rotti, un fuso per filare e vasi di pietra calcarea, artefatti che suggerivano che ci avesse vissuto una famiglia.

Dark crede che il sito fosse la casa di San Giuseppe, e quindi la casa d’infanzia di Gesù.

Oggi una scala scende dalla chiesa in una cripta in cui si possono vedere delle grotte attraverso una griglia a terra.

Poco più sotto c’è un antico bacino con un pavimento a mosaico bianco e nero. Si crede che si trattasse di un battistero cristiano di epoca pre-costantiniana, magari usato già nel I secolo. Il mosaico raffigura quella che sembra una scala, forse a simboleggiare l’elevazione spirituale dei nuovi convertiti al cristianesimo. Ciò indica che i cristiani si riunivano qui molto prima che venissero costruite le prime chiese ufficiali.

Ci sono anche altri gradini che sembrano più antichi e portano a uno stretto passaggio che conduce a una stanza, in cui sono state scavate delle grotte nella pietra calcarea da usare per immagazzinare il grano e come cisterne d’acqua.

Se è impossibile sapere se fosse davvero la casa di San Giuseppe e il luogo in cui Gesù è cresciuto, le antiche tradizioni, combinate con le prove archeologiche, lo rendono decisamente possibile.

San Giuseppe, prega per noi!

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