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Una veglia con San Giuseppe per portare luce nella nostra notte. Ci sei?

SAN GIUSEPPE, VEGLIA

Doidam 10 - Immaculate | Shutterstock

Annalisa Teggi - pubblicato il 17/03/21

Nella notte di venerdì 19 marzo Impresa orante propone una veglia di preghiera aperta a tutti. San Giuseppe è l'uomo della stabilità dentro gl'imprevisti, non c'è compagno migliore per noi

La preghiera al lavoro

Nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 marzo Impresa orante propone una veglia di preghiera dedicata a San Giuseppe, o meglio con San Giuseppe. Forse ad alcuni nostri lettori il nome di Impresa orante non suonerà del tutto nuovo, una presenza che da Torino sta diffondendo le sue cellule di preghiera in tutta Italia.

L’intuizione è nata da una imprenditrice, Mariachiara Martina, che sull’onda della crisi economica del 2008 ha voluto rispondere mettendo “al lavoro” anche la preghiera. Mariachiara è già stata ospite su Aleteia offrendoci una sua «gemma», in cui – immaginando di rivolgersi direttamente a Maria – ha così testimoniato quello che la muove:

Cara Maria, […] il Tuo progetto, che ogni logica umana avrebbe giudicato fallimentare, era di entrare a presidiare con la Tua presenza materna i luoghi dove si produce, dove si lavora per il pane quotidiano. Proprio nel contesto che sembra così distante dalla fede – il posto di lavoro – Tu sei il nostro balsamo e il ricostituente.

Tra i gesti proposti agli oranti, c’è il rosario in streaming del lunedì sera guidato da Mariachiara. E nel contesto di una di quelle serate è nata la proposta di dedicare una notte di preghiera a San Giuseppe, in occasione della sua festa. Ma, anzi, più che dedicare a Giuseppe una veglia, il vero motore del gesto è stato il desiderio di stare in sua compagnia.

Chi più di lui può aiutarci a mettere al lavoro la preghiera in questo tempo difficile?

Come si svolgerà la veglia

Il gesto è aperto a tutti e si svolgerà su una piattaforma online (a questo link), a partire dalle ore 22 di venerdì 19 marzo per concludersi con una benedizione finale alle 8 della mattina di sabato 20. Dalle ore 21 alle 22 sarà obbligatorio preabilitarsi sulla piattaforma, indipendentemente dall’ora scelta per la veglia.

Si tratta dunque di una veglia notturna suddivisa in ore. Ciascuno può scegliere di partecipare nell’ora che desidera attraverso un semplice foglio excel creato per raccogliere le adesioni.

Per l’intero corso della notte sarà esposto il Santissimo.

Ogni ora sarà suddivisa in mezz’ora di adorazione con preghiera guidata, poi un breve momento di silenzio meditato e mezz’ora di recita della corona delle gioie e delle pene di San Giuseppe.

Questa corona ha una tradizione molto antica ed è bello riscoprirla perché ci mette a fianco di Giuseppe nei suoi momenti più gioiosi e faticosi – Mariachiara Martina

Lo spirito è quello di Impresa orante. E’ stata preparata una mini-guida per chi si avvicina a questa esperienza per la prima volta (per richiederla scrivere a: info@impresaorante.org). Si è pensato che per poter aiutare le persone a partecipare nella maniera più coinvolta e serena possibile, potesse essere utile che ci fosse una persona a guidare la preghiera di ogni ora. La presenza di quelli che si possono – per semplicità – definire “tutor” è stata voluta per due motivi. Chi prega non è solo a vivere quel momento e ci si può godere appieno la preghiera senza l’ansia di come farlo.

Giuseppe, l’uomo dei sogni e degli imprevisti

Per capire meglio le ragioni di questa proposta abbiamo scambiato qualche parola con Mariachiara Martina, perché ci mostrasse il tempismo provvidenziale della presenza di Giuseppe. In questo anno così appesantito da fardelli di paure che paiono sovrastarci abbiamo bisogno della compagnia di chi si è fidato totalmente del Padre.

Cara Mariachiara, hai pensato auna veglia con San Giuseppe. Perché la compagnia di San Giuseppe è buona per noi ora?

San Giuseppe è l’uomo dei sogni, e questo si può leggere in tantissimi modi. Nel modo più corrispondente alla sua storia personale si può dire che era un uomo talmente vicino al Cielo che il Cielo gli parlava e gli arrivava in sogno. E gli dava delle indicazioni molto concrete, gli ha salvato la vita almeno un paio di volte.

E poi è anche l’uomo degli imprevisti, vissuti con una stabilità celeste. Si è trovato di fronte a situazioni assolutamente impreviste e drammatiche nella sua quotidianità, e lui si è fidato. Di questi tempi è una lezione che dobbiamo cercare di fare nostra. Non dobbiamo farci destabilizzare dall’instabilità costante e dagli attacchi all’equilibrio mentale, psicologico, emotivo, spirituale. Giuseppe è l’uomo della stabilità dentro gl’imprevisti e perciò mi pareva bello poterlo incontrare e stargli vicino. Lo intendo proprio come un momento di compagnia con lui, non per lui. Anche perché Giuseppe era un uomo molto umile, è sempre stato molto sotto traccia come persona. Mi sembra che vivere un momento di preghiera con lui corrisponda più al suo profilo.

In questo con c’è tutta la sfida del creare una relazione con lui, appunto. Sia per chi non è ancora vicino a San Giuseppe, sia per chi in questo anno a lui dedicato vuole riavvicinarsi con più profondità.

SAINT JOSEPH, JESUS, CARPENTER

La veglia è anche un momento di silenzio in cui parla Qualcun altro, a fronte di un momento storico in cui siamo sopraffatti da troppe parole solo nostre e dispersive.

L’adorazione notturna è qualcosa di meraviglioso. La notte, metaforicamente vissuta, corrisponde a quello che viviamo ora, in questo tempo drammatico. Poterla rendere luminosa, poterla trasformare vivendola con un silenzio che sa di Cielo, ecco la proposta. E’ una notte vissuta insieme a San Giuseppe davanti al Santissimo. Solo questo silenzio fecondo trasforma la notte. Senza la preghiera noi restiamo schiacciati dalla notte, anzi fagocitati. Con la preghiera e con la Grazia la notte può diventare addirittura luminosissima.

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