Quasi 2 milioni di poveri in più in Indonesia a causa della pandemia: per la strade di Giacarta bambini e anche donne in gravidanza si coprono di vernice tossica luccicante per attirare l'attenzione e ricevere l'elemosina agli incroci.
Fermati e guardami
Si piazzano davanti a noi, quando è rosso, e siamo costretti a fermarci. Al sicuro, protetti dalle lamiere dell’auto, diamo loro una moneta abbassando in fretta un finestrino, oppure facciamo finta di non vederli. Bussano al vetro, e noi giù a testa bassa. E via, appena scatta il verde.
I mendicanti ai semafori sono una presenza a cui abbiamo fatto l’abitudine, non li vedremmo nemmeno se non fosse per il rosso del semaforo. Ci vuole una luce sfacciata e invadente per bloccarci, per catturare la nostra vista. In Indonesia, i mendicanti ai semafori se la sono messa addosso quella luce. Li chiamano il «popolo d’argento» perché si cospargono il corpo, da capo a piedi, di vernice argentata – tossica – per andare a chiedere l’elemosina. Sono ragazzi, bambini, anche donne incinte e corrono un grave rischio per la loro salute per racimolare qualche moneta.
Sono un altro ritratto di un mondo stravolto dalla pandemia, quello di chi è disposto a tutto pur di sfamare i propri cari.
Bambang Sutiyoso | Shutterstock
Sotto l’argento, la pelle brucia
Gl’insivibili che s’industriano per farsi vedere, ma in loro non c’è niente che brilla. La vernice che li ricopre non è la seta dei vestiti da red carpet, l’argento inganna con la sua fredda luminosità. È tossico. Ma è uno stratagemma che funziona per farsi notare.
Si mettono agli incroci, aspettano il rosso e con il loro costume d’argento abbozzano qualche mimo o trovata simpatica. Lo fanno di sera, quando l’occhio della polizia è più indulgente. E definiscono “buona” una giornata in cui portano a casa 5 dollari.
Per togliere dal corpo lo strato di vernice – mescolata in casa con ingredienti fai da te – non basta un bagno. E la pelle soffre. Eppure per strada ci sono anche bambini piccolissimi e interamente coperti d’argento, e magari accanto a loro anche le mamme col pancione.
“Fa molto prurito e brucia la pelle. Spesso la gente ci chiede se siamo ubriachi perché abbiamo sempre gli occhi rossi, ma è a causa dell’irritazione della vernice”
Non hanno un lavoro questi? – è la frase che diciamo sempre, quando notiamo in giro gente strana che bazzica. Il «popolo d’argento» di Giacarta verrà proprio additato come un fenomeno generato dalla pandemia. Sono un evidenziatore vivente della grave crisi economica che sta patendo l’Indonesia. A ogni latitudine pesa in modo sempre più decisivo il contraccolpo sociale dell’emergenza sanitaria, nei paesi che erano già in grave affanno prima della pandemia, il disastro assume dimensioni colossali:
In Indonesia ci sono circa 26, 42 milioni di poveri per una popolazione di 270 milioni. Secondo le statistiche governative il loro numero è cresciuto di 1,63 milioni tra il settembre 2019 e il marzo 2020, con l’esplosione della pandemia.
Il tasso di disoccupazione è salito al 7, 07%, il dato più alto dal 2011. Per moltissime famiglie l’elemosina è diventata l’unica forma di sostentamento. E in centinaia hanno generato, inconsapevolmente, quello che ora è etichettato come il popolo dei manusia silver, uomini d’argento.